domenica 1 settembre 2002

Il Grand Tour delle Alpi 2002 - day 2

1 settembre 2002. GiornoDue. Il mito del Grossglockner

Riposatissimi, il rumore, a Dollach, è solo quello... dell'acqua che cade sui tetti, affrontiamo la supercolazione di Frau Kahn, salutiamo, indossiamo le antipioggia e il buon umore e... direzione Grossglockner
Erano anni che aspettavo di portare le mie ruote sulla famosa Hochalpenstrasse, ma speravo di pagare i 17 Euro per un giorno di sole. 
Invece vento, pioggia, nuvole bassissime ci perseguiteranno per quasi tutta la settimana. Ma non ci faremo intimorire!
Lo scontrino del pedaggio della Grossglockner Hochalpenstrasse: 17 euro ben spesi, a mio parere!Prendiamo la deviazione di 8 chilometri che porta al Franz Josefs Hohe (un meraviglioso punto panoramico sul ghiacciaio dell'Hochtor). Stonano il ristorante, il museo, i parcheggi. I seracchi del ghiacciaio (evidentemente in ritirata, purtroppo, come tutti i ghiacciai del mondo. Esseri viventi millenari, storia in movimento del nostro passato destinati ad una probabile terribile estinzione) però sono proprio lì. Scorgiamo le ferite del ghiaccio, i colori diversi del gelo. Non riusciamo a ripartire... se ci fosse un po' di sole, maledizione!
Grossglockner Hochalpenstrasse

Grossglockner Hochalpenstrasse
Attingiamo a piene mani al portafoglio nel supermarket del souvenir dedicato al Grossglockner: è o non è la più famosa Hochalenstrasse d'Europa? 
Poi scendiamo verso nord, per riportarci nuovamente a sud passando da Mattrei in Osttirol e da lì fino al Passo Stalle.
Defereggental
Il Passo Stalle. Splendido, come lo strudel che ci ha portato ad ingannare l'attesa del verde in cima al passo. Sì perchè la parte che scende in Italia è larga circa 2,5 metri. Per cui il semaforo in cima diventa verde solo nel primo quarto d'ora di ogni ora. L'asfalto è ottimo, appena rifatto, e ci aiuta ad evitare un criminale (italiano) che a bordo di una Uno risale in orario vietato. Se la discesa non fosse stata troppo ripida per parcheggiare le moto in sicurezza, il pazzo sarebbe stato linciato dai motociclisti inferociti... ma per sua fortuna abbiamo pensato di lasciarlo... agli improperi degli automobilisti che scendevano dietro di noi.
L'Italia vista dal passo Stalle
Passata la paura siamo tornati ad apprezzare la natura. Boschi, prati, il lago di Anterselva. Non si può smanettare in una natura così. Puoi solo lasciarti andare a pensare, a condividere con la tua passeggera i dettagli più belli di un ambiente splendido. Passiamo Brunico e, un po' in imbarazzo per i troppo traffico (non ci siamo più abituati) raggiungiamo Vipiteno. Subito troviamo le indicazioni per il Passo di Monte Giovo. Il freddo, l'acqua, le nuvole non danno tregua, ma in cima al passo un JagerTee ci scalda non poco. Scendiamo a San Leonardo in Passiria, dove pernottiamo.

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