sabato 24 gennaio 2004

Povera Italia - tristi riflessioni a 10 anni dalla nascita di Forza Italia

E' inutile, non riesco più a nasconderlo.

Quegli italiani adoranti che applaudono alle battutine e alle sciocchezze di Berlusconi mi deprimono, mi fanno senso, mi riempiono di impotente e desolata tristezza.

Posso capire chi, per interesse, è costretto ad accettare il governo del Signore della "TV per beoti", quell'arma finale (come la definiva Bonvi) che gli ha fruttato prima soldi, poi potere e infine assoluto dominio sui media.

Non posso però giustificare chi continua a bersi tutte le panzane che questo fantastico commediante usa per governare il nostro sventurato Paese.
Sì, sventurato, perchè l'accolita berlusconiana ne sta smantellando ogni più piccola regola democratica, ne sta minando alle fondamenta ogni capacità di rispetto delle Istituzioni, ogni capacità di discutere sulle cose concrete e non sugli slogan ignoranti.
La furbizia prima di tutto. Ecco il vero leit-motiv di questo governo. Al di là delle regole, del rispetto degli altri o del bene comune. La furbizia. La furbizia di chi sa di poter contare sull'ignoranza. Sull'incoltura e sulla sottocultura di questo popolo dove prosperano le mamme-Ebe ed i berlusconcini.

Milioni di voti di gente che "quando c'era lui i treni arrivavano in orario". 
Fascisti mancati, che per ignoranza sarebbero ancora pronti a racogliersi a Piazza Venezia, pur di aver qualcuno a cui portare il proprio vuoto cervello all'ammasso. 
Perchè pensare costa fatica. La cultura, la storia, il dubbio... macchè! Una sana partita in tv, un bel quiz con Mike Bongiorno, una telenovelas che fa tanto piangere ed un TG con Emilio Fido... non cè bisogno di capire. 
I giornali? Obsoleti, vecchi. Faticosi.

E allora chi capirà che stanno smantellando il welfare riducendo i trasferimenti agli enti locali. 
E questo è "venduto" come riduzione delle tasse. Certo, e tasse del governo calano, ma saranno per forza aumentati i costi dei servizi essenziali. 
E le classi medio-basse pagheranno cara questa illusione di riduzione delle tasse, perchè solo chi è più ricco ci guadagnerà.

Ma non solo: l'indebolimento della scuola pubblica a favore della privata, l'indebolimento della Rai a favore della sua azienda Fininvest, la ricerca dell'impunità a tutti i costi (e perchè non ha mai risposto alla semplice domanda: da dove nascono le 22 finanziarie che hanno dato origine, dal nulla, alla Fininvest?).

Ma che importa?
Ha fatto il lifting, ha i soldi, ha una risposta per tutto. La colpa è dei comunisti.

Anche Mussolini diceva che la colpa era dei comunisti (e delle plutocrazie).
Anche Mussolini prometteva di trasformare questa Italietta in una grande potenza. In un Impero. 
E cosa ne sapevano i milioni di ignoranti adoranti che le sule dell'esercito erano di cartone, che le bombe non sarebbero eslpose, che le corazze dei carri armati sarebbero state forate da una mitragliatrice.
E che ciò era dovuto a quegli industriali che avevano appoggiato la dittatura e che ora dovevano incassare la cambiale grondante di sangue di chi sarebbe morto per quell'illusione di impero...

Ma che importa a chi guarda oggi il Grande Fratello, delle ignobili dichirazioni di Berlusconi sul "fascismo buono" (che manda in vacanza i confinati o che non ha mai fatto poi così male agli ebrei)?
Ma cosa ne sa chi vota Forza Italia dell'importanza del rispetto delle regole, e dell'atrocità di utilizzare condoni a ripetizione per quadrare i bilanci disastrati da un Ministro dell'Economia prodigo solo di stupide barzellette?

Ma è questa l'Italia che vota.

Dobbiamo sforzarci tutti di parlare con gli Italiani, anche con questi Italiani che hanno votato il teleimbonitore di Arcore, senza capire di fare il proprio male.

Dobbiamo difendere il nostro Paese, che se non fosse stato nel gruppo dei paesi dell'Euro avrebbe già fatto crack come l'Argentina.
Dobbiamo far capire agli Italiani che il debito pubblico italiano è, ancora dai tempi del Craxismo, enorme, e va pagato con serie politiche economiche. Che per questo motivo nessuno può promettere di non far pagare le tasse. Chi lo promette o è un falso (e i soldi li prende da un'altra parte) o è un criminale, che per vincere le elezioni provoca il male assoluto alla comunità.

Insomma: dobbiamo mandare a casa quest'aberrazione solo italiana, con i suoi conflitti di interessi e con i sui scheletri nell'armadio.

Mandandolo via avremo finalmente un centro destra ed un centro sinistra che si confronteranno sui programmi e, spero, una democrazia compiuta!

Gattostanco, 24 gennaio 2004