domenica 5 dicembre 2004

La differenza

'Chi non è rivoluzionario a vent'anni, a quaranta è un informatore della Polizia...' diceva il vecchio Pietro Nenni :-)

Forse, in questi 'strani e decadenti' anni di inizio millennio, questo assunto non è neppure più così attuale, ma... mi domando, si può comunque essere, insieme: giovane, sano di mente, disinteressato e berlusconiano?

La mia risposta è evidentemente segnata: no.

Si può essere di destra, di centro, di sinistra. Si può essere cattolico, religioso integralista o illuminato, anticlericale. Si può essere qualunquista o menefreghista nei confronti della politica...
ma giovane, sano di mente, disinteressato e berlusconiano, tutto nello stesso momento, mi pare impossibile.

E infatti ad i 'giovani amici di Berlusconi', il nostro 'giovane e capelluto premier' urla che ha bisogno, per le prossime tornate elttorali, di aver bisogno di un migliaio di attivisti: 'volontari a pagamento'.

E bene ha fatto Prodi, che sembra essere l'unico elemento in grado di tenere insieme le forze di una sinistra comunque sempre riottosa e autolesionista (sigh), a rilevare che i mercenari, di solito, non salvano i paesi che li arruolano.

Il Paese deve avere ben chiaro la differenza tra i due schieramenti in campo oggi e nelle prossime elezioni: non è una scelta tra destra e sinistra. In Italia, purtroppo, ancora non si è compiuta questa evoluzione.

In Italia c'è un'aberrazione democratica: il 'Signore' dell'emittenza che, in qualche modo, è riuscito a controllare prima la quasi totalità delle tv private, che oggi controlla anche tutte quelle pubbliche, che oggi può gettare nella mischia la forza del proprio patrimonio personale e del suo gruppo... per vincere le prossime elezioni e trasformare questo Paese di una vera e propria dittatura mediatica.

Un Paese, insomma, dove le elezioni non saranno mai vietate ed eliminate, ma l'accesso alle fonti di informazione (essenziali all'elettore per creare la propria scelta elettorale) son in mano ad una sola persona.

Si può essere quindi, oggi, giovane, sano di mente, disinteressato e berlusconiano?

No, ed infatti ai suoi 'giovani' il Premier non promette congressi per discutere la linea politica o il futuro di questo Paese (A che serve un altro congresso, dopo quello del 99, dice il Coordinatore dei Giovani Forzisti, Baldelli, '...tanto la linea politica di assoluta lealtà a Berlusconi non è messa in discussione da nessuno'), ma rimborsi spese o comunque un lavoro di 'volontario a pagamento'.

Bene ha fatto, Prodi, ad andare al cuore della differenza tra gli attuali schieramenti!

E ora, attorno a Prodi e alle forze più sane del centro-sinistra, occorre creare una vera e propria forza di volontari, cittadini, giovani, anziani, lavoratori dipendenti ed imprenditori... di Italiani che abbiano acuore il futuro di questo Paese.
Il centro-sinistra deve parlare chiaro ai cittadini italiani.

Gli anni del berlusconismo allergico alle Leggi ed alle Regole, le Finanziarie creative 'chiuse' con i condoni, la costante sopraffazione mediatica dell'avversario, le continue promesse assurde alla rincorsa dei sogni degli Italiani hanno eroso gravemente le basi etiche di questo Paese.
Tutti insieme, parlando, scrivendo, vigilando, convincendo, vivendo onestamente e portando il nostro esempio e la nostra testimonianza dobbiamo creare una forza moralizzatrice che spazzi via il dannoso populismo berlusconiano... affinchè anche in Italia, un giorno, si possa avere finalmente una vera alternativa democratica tra un centro-destra ed un centro-sinistra.

Gattostanco, 5 dicembre 2004