giovedì 21 aprile 2005

Perchè essere anticlericali

Quanto è difficile sperare che un giorno sarà possibile avere una "libera Chiesa in un libero Stato"

Il Presidente della Repubblica, la Camera dei Deputati, il Senato, rappresentano anche quegli italiani che, come me, non riconoscono come propria guida spirituale il pontefice della Chiesa e a maggior ragione quelli che non ritengono di dover derivare da essa la definizione della propria identità.
Vorrei che le Istituzioni tenessero in considerazione anche chi, come me, in questi giorni non si è sentito rappresentato da chi affermava "...è un momento di grande gioia per tutti gli italiani" o "il suo pontificato sarà importante per tutti noi che abbiamo bisogno di una guida morale, spirituale e di una nostra identità".
Grazie, ma il sottoscritto ha sempre fatto volentieri a meno della guida spirituale di qualsiasi religione, chiesa, setta o santone :-)
E allora, già che ci siamo, vediamo un po' perchè mi piace definirmi anticlericale e quali sono le motivazioni che mi spingono a sperare in una riduzione forte del peso politico della Chiesa cattolica ...tranquilli, evito di andare troppo indietro nel tempo, non c'è bisogno di andare all'inquisizione o a Galileo Galilei... :-)

Eutanasia e rifiuto dell'accanimento terapeutico.
Io credo che la vita sia mia. Vorrei decidere se e quando valga ancora la pena di essere vissuta.
Nei paesi più evoluti se ne comincia a discutere (in qualche caso finalmente la libertà dei cittadini è già legge).
La Chiesa sta bloccando questa discussione con tutte le sue forze.
Ma se veramente la sua azione riguardasse solo i credenti... non dovrebbe impegnarsi così nel contrasto delle leggi dello Stato, no?

Aborto. Voler impedire una libera scelta alle donne mi pare vergognoso.
Così come vergognoso l'atteggiamento sempre più violento dei fanatici contro i centri di interruzione della gravidanza e contro i medici abortisti.
Il Popolo italiano si è pronunciato con un referendum, ma ogni giorno questo diritto civile va difeso contro le pressioni della Chiesa cattolica.
Ma se veramente la sua azione riguardasse solo i credenti... non dovrebbe impegnarsi così nel contrasto delle leggi dello Stato, no?

Divorzio.
Idem come sopra.
C'è voluto un voto popolare per difendere la legge dal referendum abrogativo voluto dalla Chiesa cattolica.
Ma se veramente la sua azione riguardasse solo i credenti... non dovrebbe impegnarsi così nel contrasto delle leggi dello Stato, no?

Vogliamo parlare della lotta alla contraccezione?
Del vergognoso contrasto attuato dal Vaticano contro ogni politica di controllo delle nascite in Africa?

La vergogna degli insegnanti di religione scelti dalla Curia e pagati dallo Stato italiano, anche dai non credenti.
D'altronde il concordato fu una vergogna per lo Stato italiano, una ignobile commistione (che faceva comodo al Duce) tra interessi dello Stato e della Chiesa. Uno sdoganamento dei manganellatori e del fascismo direi.
E oggi non credo sia un fatto positivo neppure per i cattolici avere uno Stato così clericale: se un giorno i musulmani saranno numerosi, non sarebbe meglio dimostrargli la forza morale di una Stato che non fa differenza tra credi ma che afferma la libertà e l'uguaglianza di tutti i cittadini e di tutte le sue leggi?

L'assurdità di una Chiesa che accetta con gratitudine, nella nuova America neoconservatrice, le assurde, antistoriche, deficienti tesi negazioniste dell'evoluzionismo... non ne vogliamo parlare?

Le sconcie ricchezze sulle quali prosperano le curie e le organizzazioni clericali in ogni città.
Lo IOR. I milioni di euro incassati con l'8%.
I soldi drenati dalla scuola pubblica a favore di quella privata (quasi tutta in mano agli enti religiosi).
Solo C.L. riesce a controllare tra l’altro circa 250 istituti scolastici ed è affiancata dalla Compagnia delle opere, braccio imprenditoriale cioè una holding che gestisce circa 15 mila imprese...

Vogliamo parlare dei 4 sì che i cittadini democratici e non clericali dovranno andare a crocettare il 12 giugno prossimo (non ho tempo per scriverne, ma sarà un argomento da trattare)?

No, io non ho niente "di personale" contro la Chiesa cattolica. Sono sposato con rito civile e non entro in Chiesa da anni.
Ma mi fanno ribrezzo i fanatismi e le ingerenze clericali nella vita della nostra società civile.

Vorrei essere libero di chiedere di non soffrire e di decidere di finire la mia vita con dignità, quando sarà ora. 
Senza che qualcuno mi venga a dire "la vita è un dono di Dio e nessuno può porvi fine...". 
Ma va a caghèr. E' la mia. Nel tuo dio io non ci credo.

Vorrei che ci fossero le chiese dove chi crede possa pregare in pace, ma che le leggi dello Stato fossero per tutti.
Perchè, vedete, chi è ateo e rispettoso delle libertà altrui (anche se è molto geloso della propria e quindi anche un po' brontolone) non ha un confessore che possa pulirgli la coscienza e non ha bisogno di leggi divine che gli indichino la strada per vivere in onestà.

Poi mi piacerebbe vedere un popolo più amante della propria coscienza civile e politica che teso a "sbacioccare la corona di qualche chiesa". Ma questa è un mio sogno che non ha molte speranze di divenire realtà.

Gattostanco, 21 aprile 2005