domenica 17 luglio 2005

Riflessioni di mototurista

Qualche chilometro in collina, un cimitero di guerra sulla Futa, la pace nella nostra Europa!


Domenica mattina, di buon ora a causa del caldo già asfissiante della pianura a metà luglio, Claudia ed io partiamo per la collina. Girettino tranquillo: Imola, Sassoleone, Passo della Raticosa, Passo della Futa, panino e Sangiovese al passo del Giogo, poi Scarperia, Passo della Colla, da Marradi l'attraversamento a S. Benedetto in Alpe, il Muraglione, il Valico di Croce ai Mori, il Passo della Calla e (finalmente) a casa dopo 380 chilometri :-) 
Ma questa è la normalità di chi abita da queste parti e vuole vincere l'arsura di luglio senza buttarsi a mollo nell'Adriatico tra una partita di racchettoni ed un ghiacciolo...
Il giretto domenicale, però, mi ha portato ad impegnare una mezz'oretta fermandomi al cimitero della Wehrmacht al Passo della Futa. Ci sono sepolti oltre 30.000 militari che difendevano la linea gotica nell'inverno 1944/45.
Non è un sacrario imponente e monumentale come può essere quello italiano di Asiago. Anzi. E' sobrio, costruito con il vile cemento. Ma è vasto e ricopre un'intera collinetta ad un paio di centinaia di metri dalla cima del passo. Le lapidi sono allineate nel'erba sempre tagliata con attenzione. Due bandiere (una italiana ed una tedesca) sventolano in cima al monumento (aperto ai visitatori) al centro del cimitero. Vi sono ospitati gli ossari di intere divisioni.
Leggere tutti quei nomi, le date di nascita (dal 1900 al 1926) e la morte (da metà del 44 a marzo 1945) fa venire la pelle d'oca. E voglia di riflettere.

Sì, perchè se la prima guerra mondiale è ormai molto lontana da noi, il Secondo Conflitto ci è meno distante.
E allora a vedere questi due tedeschi con una piccola coroncina di fiori da portare su quella tomba di un soldato che oggi potrebbe essere ancora un arzillo ottuagenario mi ha fatto pensare all'importanza dell'Europa. 
Da decenni in questo continente non ci scanniamo più tra di noi. Le frontiere ci sono state aperte, l'economia sta diventando continentale, abbiamo una stessa moneta.
I nostri giovani studiano, lavorano, stanno insieme a coetanei francesi, tedeschi, inglesi e si sentono sempre più europei.

Il cimitero tedesco della Futa, dove sono sepolti 30.000 tedeschi che, per fortuna, sono stati sconfitti dagli AngloAmericani, è un incredibile monito a non dimenticare. 
E a dare la giusta importanza a quanto i governi europei più illuminati che si sono susseguiti in questi sessant'anni hanno fatto per dare un futuro di pace e di unione a questo continente.

Ecco, questa è la riflessione che facevo, via interfono, scendendo dalla Futa verso il Passo del Giogo.
Poi, per mia fortuna, non c'erano più trincee o croci, ma un ottimo panino ed uno splendido Sangiovese all'ombra delle foglie mosse dal vento :-) 
La passione per la moto è anche questo, in una afosissima domenica di luglio!

Gattostanco, 20 luglio 2005

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