venerdì 28 dicembre 2007

Cialtronismo di bassa ...lega

In questi giorni di festa in Romagna sono apparsi dei brutti manifesti che sembrano essere tornati da un altro tempo, quello delle guerre di religione: "Romagna Cristiana, Mai musulmana. Buon natale."
Non è guerra di religione: è cialtronismo di bassa lega.
Dimenticano tra l'altro, questi neo crociati, che la Romagna è sempre stata all'avanguardia nel difendere l'Idea stessa di Stato Laico, Repubblicano, Unito: qui, a rischio della vita si è difeso Garibaldi, dagli Austriaci come si è combattuto per l'unità d'Italia e la Libertà dal giogo vaticano.
Qui la Resistenza alle dittature nazifasciste (quelle benedette dalle gerarchie vaticane del "Got Mit Uns") è stata una Resistenza di popolo, vera, dura, sanguinosa.
Un integralista, che antepone il proprio credo al rispetto delle libertà altrui, è un pessimo cittadino sia che sia cristiano, musulmano, induista o anticlericale.
Un cittadino rispettoso delle Leggi e delle libertà altrui è un buon cittadino qualunque sia (o non sia) la propria religione!
Giocare alle guerre di religione può essere divertente da bambini (quando si gioca con i soldatini) o appagante con i cervelli rozzi e ignoranti da grandi, ma è sempre disgustoso e pericoloso. Vergogna!

Gattostanco, 28 dicembre 2007

martedì 18 dicembre 2007

PD: ancora una volta il Vaticano condiziona la politica italiana

Anch'io ci avevo creduto. Ma temo che ancora una volta ai laici sia chiesto di mettere da parte le proprie idee per rincorrere qualche migliaio di voti dei cattolici integralisti. 
Il risultato? 
Siamo l'unico paese dove tutto il centro destra rincorre le posizioni del Vaticano. Accettando supinamente anche le più bigotte, becere, oscurantiste. 
E nel centro sinistra i bigotti sono ancora l'ago della bilancia, giocando sporco con i loro voti, negando addirittura il voto di fiducia al proprio Governo. 
E io, laico, dovrei stare in un PD ostaggio della Binetti e di papa Ratzinger? No, mi spiace. 
Spero che i laici (tutti, anche quelli che oggi non contano nulla nel centrodestra) riescano prima o poi a trovare una collocazione. Speravo potesse essere il PD, ma evidentemente non si riesce ancora a cambiare quella mentalità che già fece sì che fosse votato l'articolo 7 della Costituzione 
Mi spiace, ma io non entrerò mai in un partito sottomesso ad una chiesa...

Gattostanco, 18 dicembre 2007

domenica 11 novembre 2007

Un Gattostanco al Salone di Milano

Claudia ha lottato ferocemente con la ressa...
ed eccola, provata, con l'autografo
di BAYLISS sullo zaino ;)
...come un bambino in un ingrosso di giocattoli :)
Il venerdì all´Eicma le donne non pagano, e da buoni mototuristi abituati a viaggiare in coppia, l´occasione non può essere lasciata sprecata: le moto da viggio devono essere scelte in coppia, perchè se le nostre passeggere non se ne innamoreranno, il numero dei chilometri percorsi in un anno diminuirà parecchio. E questo, un mototurista, non può accettarlo ;)
Peccato però che lo sciopero dei mezzi pubblici porti tutti ad utilizzare quelli privati, e ci vogliano poi oltre due ore per percorrere la tangenziale fino a Rho.
Cmq, come sempre, l´Eicma per un appassionato è un po´ come entrare da bambini in un ingrosso di giocattoli... e per di più con delle gran belle commesse :D
 ...però da questo punto di vista ho avuto l´impressione che gli espositori abbiano un po´ risparmiato: c´erano sì delle belle ragazze, ma non molto numerose.
stand Mivv
Cmq a mio parere le ragazze più carine e simpatiche erano allo stand della Mivv...
Ma veniamo alle moto che più mi hanno colpito (vado a memoria e qualcosa mi scorderò: pazienza, mica mi paga qualche rivista di moto):
Bimota: come sempre sono tra le moto più belle in assoluto. Peccato che la Mantra degli anni novanta non abbia avuto seguito ed oggi siano praticamente solo monoposto ...ma se fossi uno sportivone facoltoso avrei già firmato il contratto per la DB7!!!
Bello, dal vivo, il nuovo Monster Ducati: il nuovo Monsterino 696 in foto non mi aveva proprio fatto una grande impressione: mi pareva troppo corta, quasi schiacciata, con quel fanale spiattellato e quella coda tronca.
Invece dal vivo è moderna e simpatica. Grintosa. Certo che se qualcuno ha poi voglia di viaggiarci un po´ mi piacerebbe capire come attaccare due borse, perchè quelle marmitte alte e larghe saranno belle, ma in quanto a fruibilità... vabbeh, ma si sa: io commento da motorurista ;)
Honda: i miei compagni di Eicma hanno stra-criticato il nuovo Transalp. A me la sua linea piace. Mi pare moderna e simpatica. Certo che quando poi lo guardi da vicino i risparmi che ne fanno una proposta abbastanza economica si vedono tutti, per plastiche, finiure etc.
 Se l´altra novità è la CB1000R, beh, io non la commento. L´avevo tranquillamente scambiata per una Hornet un po´ elaborata on i soliti cupolini e scarichi strani... boh: andranno anche bene queste Honda, costeranno anche poco. A me però non fanno proprio "battere" il cuore.
Aprilia: io ne ho avuto una, qualche tempo fa, era un´ottima RST 1000 Futura, ma anche lei soffriva della malattia che mi pare affliggere tutte le Aprilia: per quanto siano ben costruite, ben studiate, ben dotate... sembrano sempre realizzate in economia. Sarà un discorso di scelta degli accostamenti, dei colori, delle plastiche, però anche le nuove Shiver, Mana, Dorsoduro, non riescono ad apparire come moto "ricche".
BMW: che il GS1200 fosse stato oggetto di ristyling me lo ha fatto notare il mio socio GSdotato, che però afferma con certezza di preferire il Model Year 2007.
Per quano riguarda il resto delle novità: tra un po´ per elencare tutti i modelli del listino BMW ci vorrà un libro. L´F650 non è più un mono 650 ma un bicilindrico parallelo. La Husqvarna gli ha già confezionato la G450X.  L´F800GS mi pare una gran buona idea per tutti gli enduristi che non trovano più proposte con la ruota da 21, ma se poi guardiamo le finiture, gli attacchi delle borse, i maniglioni, le plastichine... insomma, non siamo poi mica a livelli eccelsi...
Kawasaki: mah. Sono salito sulla GTR1400 e mi ha dato l´impressione di essere un camion. Sarà splendida sulle autostrade tedesche, ma per renderla divertente tra i tornanti del Manghen, i tecnici Kawasaki dovrebbero aver fatto i miracoli. Ed io ai miracoli non ci credo ;)
KTM: ma... in Austria lo sanno che esiste anche il compasso? Originali sì, ma a me, personalmente, non me ne piace una!
Moto Morini: la Granpasso mi incuriosiva molto. La linea laterale è molto, molto bella. Il design di Marabese si vede, eccome. Ho però l´impressione che il frontale sia quasi stato raffazzonato per spendere il meno possibile in stampi e fanaleria. Poi c´è un problema di praticità legato all´utilizzo che si fa di questi mezzi: con quella marmitta alta e larga, e l´utilizzo di normali borse GiVi marchiate, l´ingombro in larghezza è enorme. Peccato che la piccola Morini non possa permettersi di investire in borse e attacchi sagomati e dedicati...
MV: peccato che Tamburini si ostini a lavorare solo per Castiglioni. Da quelle parti non ci sono soldi da investire su nuovi modelli, ed è un vero peccato.
NCR: la Leggera su base Hypermotard è bellissima. Ma è anche una netta induzione a compiere reati contro il Codice della Strada... ;)
Suzuki: la B-King a mio modestissimo parere è una delle moto più brutte ed inutili mai realizzate. Una pacchianata che si traduce in un continuo messaggio del tipo "io ce l´ho più grossa di tutti" ogni volta che la porti fuori dal garage per arrivare al baretto... e poi? Io preferisco nettamente l´umile ed intelligente Bandit 1250 ;)
...ho dimenticato qualcosa?
No. La Moto Guzzi non l´ho dimenticata, ma l´ho tenuta appositamente per ultima, un po´ come si tiene per ultimo il gusto di gelato che ci piace di più, in modo da conservarne più a lungo il sapore.
Sì, perchè lo stand Moto Guzzi presentava alcune novità interessanti: la nuova posizione di guida della Sport 1200 potrebbe aver eliminato l´unico difetto di questa Brevona cattiva.
La Bellagio è stata fatta oggetto di un bel maquillage estetico che le dona sicuramente.
E poi la Stelvio: dal vivo IMHO è bellissima. In foto mi pareva pesante la prte anteriore, ma dal vivo invece apprezzi le tante sfaccettature della carrozzeria, la pulizia formale attorno al manubrio e nella zona di comando. Curata nei dettagli: cerchi, finiture, collettori cromati, attacchi integrati delle borse, gomme tubeless.
Per un peso (è scritto nella scheda tecnica) di soli 214 chili.
Il design della Stelvio rischia forse di far invecchiare un po´ le linee delle serie attuali, ma lo ammetto: non vedo l´ora di provarla...
 ...perchè una scimmia sta nascendo in me (e Claudia)...
Granpasso
Ressa per Bayliss
Cineserie assurde


martedì 30 ottobre 2007

Contro tutti i bigottismi

Io credo che l'obiezione di coscienza sia una cosa seria.
Nessuno può obbligare qualcuno ad andare contro ciò che gli dice la religione in cui crede.
Ma che lo Stato, che deve essere al di sopra di ogni credo e garantire a tutti i cittadini (di qualsiasi fede o a nche non credenti) le stesse Leggi e gli stessi servizi ed opportunità, non può permettersi di accettare l'obiezione di coscienza in certi ruoli.
Tu, medico cattolico, non vuoi praticare gli aborti previsti da una Legge dello Stato?
Bene, tu non puoi restare in quel reparto, dovrai o cercarti un altro ospedale oppure andare in qualche altro settore, magari a fare l'ortopedico.
Tu farmacista non vuoi vendere profilattici, anticoncezionali o pillole del giorno dopo perchè il papa ti ha convinto? 
Benissimo, vai a vendere profumi o pane, perchè la Farmacia è un servizio pubblico, e nel pubblico c'è anche chi non crede alle ciance del tuo papa o della tua religione.
Tu, cuoco, sei musulmano e non puoi toccare la carne di maiale? 
Va bene, non puoi certamente lavorare in una mensa pubblica. Cercati un posto in un ristorante islamico o da un privato che accetti questa limitazione che ti viene data dalla tua religione.
E' ora di farla finita.
Tutte le religioni debbono essere parificate davanti allo Stato, ma lo Stato deve garantire a tutti i cittadini, credenti e non, il rispetto delle Regole, delle Leggi e la possibilità di accedere a quanto previsto dal nostro ordinamento laico.
E' anche ora di cominciare a discutere di testamento biologico, di eutanasia: nessuno potrà obbligare un credente a pratiche che vadano contro il suo credo, ma perchè il credente vuole imporre a ME, ateo, le sue scelte e quelle della sua religione?
E basta con tutti questi soldi regalati alla chiesa cattolica, con questo genuflettersi di fronte al bigottismo imperante soprattutto a destra, ma anche in una buona parte di centro sinistra.
Solo l'affermazione della centralità e del rispetto di uno Stato Laico ci garantirà dalle richieste e dei ricatti di vecchie e nuove religioni!

Gattostanco, 30 ottobre 2007

domenica 30 settembre 2007

Arrivederci all'estate: gli ultimi tre giorni di settembre sulle Alpi

Il meteo è stato inclemente e la prima neve è già scesa sulle Alpi, ma questo non frena la voglia di salire tra le vette delle Alpi per salutare degnamente una stagione che se ne va.
"Chemmifrega del Grossglockner chiuso per neve?" dice Francesco, "io vado in Austria per gustarmi la colazione di Frau Gertrude (Kahn, dell'omonima pensione, ovviamente) e la cena del Ristorante dell'Hotel Post!".
Ed io, in effetti, oltre che ad assaporare ancora qualche bel passo alpino, ho una gran voglia di assaggiare una grigliata dell'Osteria del Termine. E magari fare una fermata in quella malga sul Passo di Vezzena e caricare un po' di formaggio nel bauletto... e allora, venerdì 28 settembre, due Aquile ed una Mukka partono per le Alpi...
I posti sono stra-conosciuti, questi sono alcuni appunti fotografici:

Dopo Cortina verso il Tre Croci c'è già la neve fresca: è appena caduta, ma la strada non è impraticabile!

Dal Passo Tre Croci verso Misurina

Spazzaneve in azione a Misurina

Il centro storico di Lienz

Dollach: la vista verso il Grossglockner nascosto dalle nubi. Cena al Post e pernottamento und Grosse Fruhstuck alla Pension Kahn!

La l'Iselsberg Pass: da Dollach verso Lienz

La Pustertaler Alpenstrasse: dolci colline e paesaggi splendidi

La Dolomiti: paesaggio invernale al Passo Sella

La Norge al Passo Sella. Ci fermeremo a Canazei per la notte

L'indomani ripartiamo affrontando il Costalunga ed il Lavazè. Poi rotta verso il Manghen!

Il Passo Manghen con la neve... bellissimo!

Giù dal Manghen, direzione Valsugana. A Levico Terme imboccheremo la provinciale che porta direttamente al Passo di Vezzena

Osteria del Termine: qui inizia l'Altipiano di Asiago

Osteria del Termine: grigliata per 5... anche se siamo in sei sarà sufficiente...

...ma non ne rimarrà molto. Con caffè, biscottini di grano saraceno, acqua e vino buono a volontà, quindi euro a testa. Ottimo!

La Malga al Passo di Vezzena: per il formaggio c'è spazio nei bauletti!

La Malga al Passo di Vezzena: la prossima estate saranno grandi. E noi torneremo a trovarli

mercoledì 26 settembre 2007

Appennino modenese, Passo del Vestito, Lucca

Tre giorni in moto partendo da Borgo Panigale
Premessa: domenica 23 settembre 2007 Stoner e la sua Ducati giocano il primo match ball in casa delle superpotenze giapponesi. Capirossi vince la gara, Casey e la Ducati sono matematicamente Campioni del Mondo.
C'era un maxischermo nel piazzale di una Fabbrichetta di Borgo Panigale. Una Fabbrichetta dove si costruiscono moto da sogno. Battere la Honda e la Yamaha pareva un sogno, ma una fredda mattina di settembre, tra i tanti appassionati Motociclisti giunti a Borgo Panigale vivendo l'alba il moto, c'ero anch'io!
La mia Guzzi aveva anche le borse piene di qualche vestito di ricambio, perchè Claudia ed io avevamo anche due giorni di ferie (il lunedì ed il martedì) da passare girovagando in moto :)


Dopo la festa Desmodromica, quindi, ci siamo diretti verso l'appennino bolognese. 
Da Borgo Panigale abbiamo attraversato Calderino, Tolè, Castel d'Aiano, Gaggio Montano, Fanano, Sestola, Montecreto.
Strade con un traffico domenicale abbasanza ridotto e con pochi rettilinei. I colori dell'autunno cominciano ad accendersi. 
Dopo 122 chilometri da Borgo Panigale raggiungiamo Pievepelago.
E' quasi mezzogiorno. La levataccia, la corsa vissuta alla Ducati e la conseguente festa, i chilometri di curve e panorami, cominciano a far sentire un certo languorino. Spediti affrontiamo le allegre curve che ci condurranno in cima al Passo delle Radici, dove ci sbaferemo un buon tagliere di ottimi affettati e formaggi dell'Appennino!
La strada offre un bel ritmo. Rinfrancati scendiamo fin quasi a Castiglione Garfagnana. Prima del paese svoltiamo per San Romano in Garfagnana, poi per Sillano. Qualche chilometro meno divertente in mezzo alla campagna non troppo curata e poi invece la strada torna molto piacevole con l'avvicinarsi del Passo Pradarena.
Verso l'Appennino: il Passo Sella della Croce
Verso l'Appennino: il Passo Brasa
...la Garfagnana
Con la Norge i chilometri scorrono senza fatica
Molte le moto in cima, ancor più le persone stese nei pratoni in cima al passo per gustarsi questo sole settembrino. Breve sosta, la nostra, perchè abbiamo voglia di arrivare al Cerreto.
Scendiamo pochi chilometri in direzione di Ligonchio, ma imbocchiamo la prima strada provinciale a sinistra che conduce a Collagna
Non è asfalto da piega, questo: molti sterrati sono più lisci ed amichevoli pe moto da strada a pieno carico come la Norge. Ma seguo senza problemi il GS di Stefano cercando di evitare gli avvallamenti più cattivi.
La tortura in fondo dura poco: ecco a sinistra la strada del Cerreto. Bella. Divertente. Ma bisogna fare attenzione agli smanettoni domenicali, che su curve e controcurve così si lasciano prendere un po' la mano.
Noi scendiamo fino a Fivizzano, ma ormai sono le quasi le cinque del pomeriggio: decidiamo di risalire al Rifugio del Cerreto, farci una bella doccia e scarpinare un paio d'ore prima di cena, raggiungendo i laghetti di fronte a Cerreto Laghi.
Al Cerreto 
Garfagnana 
Garfagnana

Un sonno ristoratore scende in fretta aiutato dalla digestione di un'ottima polenta con capriolo e funghi :)
Dopo la levataccia di ieri, oggi ce la prendiamo con calma.
Non abbiamo in previsione di fare molti chilometri. Vogliamo vedere il Passo del Vestito, scendere verso Viareggio per completare il Coast-to-coast e poi raggiungere Lucca per vederci con calma la città (che non abbiamo mai visitato).
Cave abbandonate prima del passo del Vestito 
Cave abbandonate prima del passo del Vestito
Dal Cerreto scendiamo quindi fino a Fivizzano, da dove a sinistra parte la SP16 che, in mezzo ad ettari ed ettari di castagneti, conduce nel centro della Garfagnana: Casola in Lunigiana, Giuncugnano, Camporgiano, per giungere a Castelnuovo in Garfagnana dove, con direzione "Forte dei Marmi" si imbocca finalmente la strada che porterà al Passo del Vestito.
E' una strada molto bella, inserita in un ambiente splendido: i castagneti dopo Isola Santa (da vedere anche se rapidamente) lasciano spazio alle brulle vette ed alle ferite inferte dall'uomo alle Montagne del Marmo.
Per percorrere giungere in cima al Passo del Vestito occorre NON imboccare la Galleria del Cipollaio, ma svoltare a destra per ARNI, in direzione Massa Carrara.
La vista, dal passo, è veramente fantastica. E la discesa su Massa, vale da sola il viaggio.
Il Tirreno e Massa Carrara dalla sommità del Vestito 
Il Tirreno e Massa Carrara dalla sommità del Vestito 
Il Passo del Vestito
Noi decidiamo di toccare la spiaggia del Tirreno gustandoci qualcosa di fresco a Viareggio, mirando il passeggio (un po' troppo fighetto, per i miei gusti).
Poi ci dirigiamo a Lucca, dove non solo pernottiamo, ma passiamo qualche ora (anche della mattina successiva) per goderci un centro città estremamente bello, accogliente, godevole.
Lungomare a Viareggio 
Lucca vista dalla Torre Guinigi 
Le mura di Lucca al Tramonto 
Lucca: Piazza San Frediano: cena all'Osteria...
Per il rientro, il giorno successivo, ci dirigiamo verso l'Abetone, poi torniamo per qualche chilometro sui nostri passi per affacciarci sui laghi di Suviana e del Brasimone.
Il Ponte della Maddalena, sulla Via Francigena... 
Il Lago di Suviana
Fino a Rioveggio ci gustiamo le curve della Statale della Futa, poi svoltiamo per Monzuno.
Da Monzuno a Loiano c'è una specie di circuito con curve divertentissime. Poi si prosegue per Sabbioni e Pianoro (ma prima di Pianoro, sulla destra, si diparte una simpaticissima strada provinciale: la Strada del monte delle Formiche. Merita).
La Strada del Monte delle Formiche
Il nostro giretto appenninico ci porta poi a seguire le indicazioni per Castel San Pietro, percorrendo un'altra provinciale molto più rovinata ma comunque panoramica sui calanchi e sui gessi che stanno ad est di Castel San Pietro Terme.
Ora c'è solo pianura.
Viste le previsioni meteo dei prossimi giorni abbiamo deciso di passare un paio di giorni a casa, per concludere la settimana con un w-e sulle Alpi. 
Con la Norge, in dieci mesi, ho già percorso oltre 20.000 chilometri ;)