mercoledì 13 febbraio 2008

Fermare l'obiezione di coscienza nelle strutture pubbliche

Difendere i diritti dalle ingerenze di tutte le religioni: questo sarà il tema dei prossimi anni in Italia. 
Ma se anche nel centrosinistra i teodem avranno facoltà di tenre in ballo la democrazia italiana, come difendere la laicità dello Stato? 
E i laici possono contare sul PD o dovranno cercare altrove una collocazione?
Leggo questa mattina che anche gli infermieri avranno diritto all'obiezione di coscienza.

Ce l'hanno già i ginecologi, e la usano alla grande per far carriera alle spalle di quei pochi che garantiscono ancora (e non sempre) le prestazioni previste dalla Legge nelle strutture pubbliche.

La vorrebbero anche i farmacisti, così da impedire in molte città, paesi o quartieri, l'accesso di giovani e meno giovani ai contraccettivi o alle pillole del giorno dopo.

E quando l'unico cuoco, musulmano, di una mensa scolastica si rifiuterà di mettere nel menù dei nostri poveri piccini lumbàrd una salsiccia, i nostri teodem, PDLlini e leghisti saranno d'accordo a difendere sempre l'obiezione di coscienza?

Io credo che nessuno possa imporre ad alcuno di agire contro coscienza, ma se uno non si sente di praticare aborti, questo NON debba essere l'unico ginecologo di un reparto: che vada a fare il medico in una struttura privata o non ospedaliera.

Insomma: lo Stato deve assumere poliziotti e militari che per obiezione di coscienza non accettino di portare le armi?

E se ovviamente so che nel centro destra i laici sono ormai stati schiacciati, zittiti, asserviti alle volontà di Ruini, Bagnasco, Ratzinger (per ovvio calcolo politico, mica per convinzione, credo): se ne può parlare nel PD oppure anche il più grande partito del centro sinistra è ormai schierato con il Vaticano?

Ma nelle sezioni dei DS tutto ciò passa come fosse acqua fresca?
E per quel poco che contano, gli ex repubblicani se ne stanno zitti?
Noi laici potremo trovare lì una collocazione oppure Veltroni pensa di guadagnare due voti in più tollerando le posizioni della Bientti?
Prima delle elezioni, già con la definizione delle liste, queste scelte dovranno pure venire a galla: e se la Binetti (che come Turigliatto ha votato contro la fiducia al suo governo) sarà ancora in lista, è ovvio che noi laici dovremo scegliere di portare la nostra testimonianza altrove...

Gattostanco, 13 febbraio 2008