domenica 23 marzo 2008

Pasqua a bassa quota... con la Stelvio in prova

La Fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo... in effetti con una Stelvio a disposizione per due giorni la temperatura scende di 10 gradi e comincia a piovere...
Pasqua e pasquetta 2008 con a disposizione una nuovissima Stelvio 1200 prestata sulla fiducia dagli amici di Moto Europa... ma dai 15/16 gradi del sabato precedente si passa repentinamente ai 5/6 della domenica di Pasqua. Lo sgrunt è d'obbligo, ma quando Claudia ed io tiriamo su la tapparella vediamo che il cielo è grigio ma non piove. E allora via!
Naturalmente, vista la temperatura e le previsioni che danno neve anche ad altitudini non elevate, scegliamo di volare a "bassa quota". Sfoglio gli appunti dei passi bassi che mancano nella mia collezione di passi (valichi secondari spesso non indicati neppure da un cartello e con asfalto infimo... ma in fondo oggi abbiamo a disposizione una Stelvio!) e ci dirigiamo verso Cesena.
Partenza: proviamo a conoscere la nuova Stelvio! 
Quote basse dell'appennino cesenate... più in alto c'è la neve! 
Verso il Passo di Montecavallo
Dopo Cesena, subito prima del centro di Borello svoltiamo a destra in direzione Teodorano. Saliamo per tornanti con la strada ancora ascutta, nonostante da qualche minuto stia iniziando a piovere. 
La Stelvio è agile e potente. Il tiro "in basso" è sicuramente meno pronto della mia Norge, ma se la si tiene in tiro ci si toglie delle belle soddisfazioni, e l'allungo è veramente divertente. "Assomiglia alla ST3" commenta Claudia via interfono. I effetti mentre la Norge mi fa prediligere la regolarità ed il ritmo, la Stelvio ti porta a giocare di più con il gas!
Non sono invece per niente abituato alla ruota da 19 all'anteriore. Mi trovo ad allargare i tornanti: probabilmente la Stelvio va guidata con maggiore decisione... ma l'asfalto è sempre più umido quando ragiungiamo il valico di Montecavallo!
Passo di Montecavallo
Dal valico si scende velocemente con una bella vista panoramica sul borgo di Teodorano. Siamo a pochi minuti da Cesena, da Forlì... la quota è bassa, eppure sono vallate isolate e la poche case sparse tra le colline sono veramente isolate!
Vista su Teodorano 
Rocca delle Caminate
La pioggia aumenta, mentre la temperatura si fissa a 6 gradi. Raggiungiamo Meldola e, poco di fronte alla Rocca, saliamo per Rocca delle Caminate, dove ci fermiamo (unici avventori in moto, in una mattinata orrenda). Da Rocca delle Caminate si scende a Predappio per uno dei migliori percorsi di allenamento per "tornantisti": sono ben 18 tornanti strttissimi in meno di 3 chilometri.
Comincio a prendere le misure all'anteriore della Stelvio, anche se a dir la verità, continuo a preferire la ruota da 17!
Arriviamo Predappio e ci dirigiamo a Predappo Alta, dopo una breve sosta ad ammirare la fabbrica abbandonata degli aerei del Duce (la Caproni), che per metà era scavata nella montagna... per poi scendere a Castrocaro.
Predappio la fabrica abbandonata della Caproni 
Predappio la fabrica abbandonata della Caproni. Buona parte era scavata nella roccia
La pioggia ormai ci fa compagnia e decidiamo di ridurre la gita: prima di Terra del Sole svoltiamo a sinistra per esplorare la stradella sul crinale che porta a Converselle e a Montefortino, con una bella vista a sinistra della Torre di Oriolo (panoramica e divertente, anche se con un asfalto da... enduro). Poi siamo in pianura e facciamo al sorpresa di pasqua ai genitori di Claudia presentandoci sgocciolanti e affamati a pranzo quasi finito (tanto dai miei suoceri qualcosa di buono da mangiare lo si trova sempre!).
Terra del sole
Verso Oriolo 
La torre di Oriolo
Il ritorno a Ravenna è un test di guida sotto il temporale: acqua e vento forte: la Stelvio anche se non è protettiva come la Norge (soprattutto per gambe e mani) non fa rimpiangere la sorellona rimasta all'asciutto da Moto Europa. Il cupolino protegge bene, le gomme ed i freni garantiscono buona tenuta e frenata modulabile e pronta. Le sospensioni sono belle dure, più da stradale che da enduro. La sella è abbastanza dura, ma anche dopo qualche ora non indolenzisce.
In ultimo: nonostante qualche ora di pioggia (anche intensa) nello sportellino nel fianco del serbatoio non è entrata neppure una goccia d'acqua... che siano finiti i tempi delle rifiniture non perfette in casa Guzzi?
Rientrati! 
La mappa


Nessun commento: