mercoledì 30 aprile 2008

No Credit: un'intelligente campagna di sensibilizzazione in Alto Adige

In Alto Adige si registra un gran numero di incidenti motociclistici con gravi conseguenze. Del resto è naturale: con delle strade così belle è facile farsi prendere la mano...
Questo, tra l'altro, con una tendenza che, da anni ormai, è in aumento.
La Provincia Autonoma di Bolzano ha preso a cuore il problema pianificando l’adozione di una serie di misure volte a prevenire gli incidenti motociclistici.
A tal fine, un gruppo di lavoro composto da rappresentanti dei club motociclistici, scuole, esperti in materia di segnaletica, assistenza psicologica e comunicazione che ha messo a punto, su incarico della Provincia Autonoma, un pacchetto destinato ad accrescere la sicurezza sulle strade. L’obiettivo è quello di richiamare l’attenzione di giovani e adulti sulle due ruote (ma anche turisti) sui rischi della circolazione stradale sensibilizzandoli sulla problematica degli incidenti e sulla necessità di adottare uno stile di guida più prudente.
Non solo comunicazione, però: alla luce del fatto che le conseguenze di molti incidenti motociclistici sono aggravate dalla presenza di spigoli vivi sui guardrails in curva, sui tratti viari particolarmente pericolosi l'Amministrazione della Provincia Autonoma di Bolzano intende limitare il rischio collocando pannelli di protezione nello spazio compreso tra il guardrail e il ciglio della strada.
In questo modo si mira a ridurre il pericolo di lesione per le vittime degli incidenti.
Francamente mi sembra una iniziativa intelligente, sia dal punto di vista degli interventi sui guard rails, sia per quanto riguarda l'impatto emotivo della comunicazione. E mi auguro che venga presa ad esempio da molte altre amministrazioni pubbliche responsabili delle nostre strade!

sabato 26 aprile 2008

Un 8 per mille democratico!

Contro la Chiesa gerarchica di Ruini e Ratzinger
L'appello di Micromega (già sottoscritto da 2500 intellettuali sia cattolici che laici): "Di fronte all’offensiva clericale volta a limitare irrinunciabili libertà e diritti civili degli individui (che andrebbero invece decisamente ampliati), e alla subalternità e passività dello Stato nelle sue istituzioni parlamentari e governative, benché non credenti in alcuna religione, in occasione della dichiarazione dei redditi invitiamo tutti i cittadini democratici a devolvere l’otto per mille alla Chiesa Evangelica Valdese che le libertà e i diritti civili degli individui ha sempre rispettato e anzi promosso, e che si è impegnata ad utilizzare i proventi dell’otto per mille esclusivamente in opere di beneficenza e non a scopo di culto o di sostegno per i ministri e le opere della propria confessione religiosa." 
Tra i primi firmatari: Umberto Eco, Margherita Hack, Vasco Rossi, Andrea Camilleri, Dario Fo, Michele Santoro, Bernardo Bertolucci, Mario Monicelli, Oliviero Toscani, Lella Costa, don Enzo Mazzi, Simone Cristicchi, Giorgio Bocca, Ferzan Ozpetek, Paolo Flores d’Arcais... (vai al sito di MicroMega)
Gattostanco, naturalmente è d'accordo e vi invita tutti ad agire di conseguenza!

giovedì 24 aprile 2008

25 aprile. La Storia va studiata e capita, non cambiata...

Il 25 aprile per me è la Festa della Liberazione dal ventennio della dittatura fascista, dall'oppressione nazifascista e, infine, da una guerra drammatica.
Il 25 aprile non dovrebbe avere distinguo.
Per quell'esito positivo, negli anni precedenti, hanno combattuto, rischiato, sofferto ed hanno perso la vita centinaia di migliaia di italiani, di molti fedi politiche diverse: c'erano gli azionisti, i democristiani, i socialisti i comunisti. C'erano anche alcuni monarchici fedeli allo Stato e contrari al fascismo ed alla repubblica sociale di Mussolini.
Chi oggi fa dei distinguo, ha tutto il mio disprezzo.
Ha tutto il mio disprezzo perchè "gioca", per effimere logiche di basso profilo elettoralistico, su uno dei capisaldi della civiltà di un Paese: la difesa della democrazia. Il rifiuto della dittatura.
I morti sono morti. Sia che avessero la camicia nera, l'uniforme dell'esercito tedesco o quella degli internati di Birkenau, l'uniforme dell'8^ Armata o lo sten di seconda mano di qualche brigata partigiana. 
Ma la Storia non si cambia: da una parte c'era l'orrore di vent'anni di regimi dittatoriali, gli internamenti, le torture, la Shoah, la guerra di conquista e le annessioni. Dall'altra la voglia di libertà, la difesa della civiltà democratica, con tutti i limiti e le debolezze che la storia ci ha poi aiutato a conoscere e riconoscere.
E, appunto, la differenza resta.
Fabio Garagnani, deputato bolognese del PDL, ha proposto di sostituire la festa del 25 aprile con il 18 aprile, data della vittoria di De Gasperi sul Fronte Popolare.
Fabio Garagnani, ai miei occhi, è un uomo piccolo piccolo ed un politico meschino.
Ce ne sono altri?
Che si vadano a leggere la Storia della nostra Resistenza, la Storia del Ventennio fascista, il regime da operetta che voleva affiancare Hitler alla conquista del mondo inviando nella steppa le sue divisioni autotrasportabili o i carri armati da 3 tonnellate (che venivano bucati da una mitragliatrice). 
Che vadano a rivedere le immagini di quei corpi buttati a migliaia come pupazzi svuotati nelle fosse comuni dei lager nazifascisti...
Era questa l'Italia che i piccoli Garagnani sognavano?


Gattostanco, 24 aprile 2008

lunedì 14 aprile 2008

Dainese: è normale che ad un paio di stivali di un anno e mezzo si stacchino le suole...

Dalla parte del consumatore: ecco il caso di mancanza di rispetto da parte di uno dei marchi più conosciuti ed apprezzati
Oh, finalmente ho qualcuno con cui prendermela e tirare fuori le unghie a difesa dei consumatori... Dainese, mica pizzeefichi ;-)
Il fatto: Claudia ed io tendiamo a privilegiare, da sempre, abbigliamento ed accessori di marche conosciute e diffuse. Non per fighetteria, ma perchè i materiali tecnici possono aver bisogno di assistenza o garanzia: non si tratta di abiti di moda, ma capi che dvono tenere l´acqua, il freddo, proteggere in caso di scivolata etc. 
In questi anni ci è capitato di vederci sostituire, da Alpinestar, un paio di stivali non più impermeabili (nonostante i due anni della garanzia fossero abbondantemente scaduti). Spidi mi ha rinastrato una antipioggia, Axo mi ha sostituito un paio di pantaloni estivi anche solo a causa di un difetto estetico che si stava presentando. 
Francamente non avrei pensato che la delusione dovesse giungere da Dainese, invece... 
Claudia ed io abbiamo sempre utilizzato con massima soddisfazione, stivali Alpinestar. A metà del 2006, però, Claudia vede e prova un paio di "Dainese "Dainesella D-WP Lady" (in effetti molto belli, comodi, e con un design più femminile).
Dopo un anno e mezzo, però, notiamo che la suola tende a staccarsi. Il primo pensiero è quello di portarli da un calzolaio e farli incollare, ma visto che non sono ancora trascorsi i due anni della garanzia di legge, pensiamo che l´intervento possa e debba essere fatto dal produttore (anche per evitare di perdere, appunto, la garanzia nel caso i presentassero altri difetti prima dello scadere del biennio). 
Li portiamo quindi, unitamente allo scontrino, al buon Roberto Avoni di Moto Action Imola, che come sempre gentilmente si fa carico dell´invio a Dainese. 

Dopo un mese mi telefona Roberto che, dispiaciuto, mi dice che Dainese glieli ha rimandati indietro senza ripararli nè sostituirli, e che nonostante le sue rimostranze la Casa non intende applicare la garanzia (a dir la verità Moto Action si era anche offerta di farsi carico in primis della garanzia e di sostiruirmi a sue spese gli stivali, ma Claudia ed io non lo abbiamo ritenuto giusto. Grazie comunque Roberto: questo ti fa onore!).
Nel forum tecnico del sito della Dainese e ho una domanda: se doveste scegliere un paio di stivali, li scegliereste di una Casa che dopo un anno e mezzo di utilizzo da passeggero (quindi senza neppure utilizzo di cambio o freno) giudica "conforme" uno stivale al quale si stacca la suola, in quanto "quanto lamentato non rientra nei termini di garanzia, ma è da considerarsi conseguenza del normale utilizzo"*?
* è la spiegazione scritta data dal servizio post-vendita Dainese :-(
Gattostanco, 14 aprile 2008


Aggiornamento: 
come previsto con 5 euro dal calzolaio vicino a casa, la suola è di nuovo al suo posto. 
Avrei voluto evitarlo perchè nel caso di problemi diversi, il produttore potrebbe non riconoscere la garanzia perchè qualcuno di non autorizzato è intervenuto sul prodotto... e poi perchè è divenuta una questione di principio
Ma due cose mi preme segnalarle:

1) il servizio tecnico di Dainese non avrebbe perso meno tempo a incollare la suola che a scrivere una lettera con la motivazione che "quanto lamentato non rientra nei termini di garanzia, ma è da considerarsi conseguenza del normale utilizzo"?

2) nel Forum Tecnico del D-Club www.dainese.com ad oggi, 22 aprile, il mio quesito non è mai stato pubblicato (mentre ne sono stati pubblicati altri... positivi). Che Dainese abbia scelto di pubblicare solo lodi e ringraziamenti?
Questa è francamente una modalità assurda nell´era di internet, che garantisce una pluralità di sistemi d´informazione e di passaggio delle notizie che travalica la possibilità di passare sotto silenzio le magagne di casa propria ;D
Gattostanco, 22 aprile 2008

Qualità Dainese :-(