martedì 11 novembre 2008

Limiti assurdi e nessuna responsabilità

Nella foto vedete un tratto della statale Classicana che collega il Porto di Ravenna con la statale Adriatica a Classe: 8 chilometri di strada dritta a 2 corsie per senso di marcia divisa da new jersey centrale. Fino ad una decina di anni fa era senza new jersey e, a causa delle manovre dei Tir c'erano stati molti incidenti. Oggi, nonostante il divisorio fisso, nessuno ha mai provveduto ad aggiornare il limite (di 50 kmh!!!).
Ovviamente nessuno lo tiene in considerazione, soprattutto quando c'è poco traffico. Un velox sarebbe letale anche per l'automobilista più sensato... ma che senso ha questo limite se non quello di disabituare gli utenti della strada a rispettare i limiti stessi?

Il limite orario dei 90 all'ora è in vigore, sulle strade extraurbane, da quando gli impianti frenanti erano a tamburo, l'Abs non esisteva, le gomme erano i cinturati Pirelli non tubeless e le lampadine ad incandescenza erano fioche quanto i lampioni negli incroci.
Con le auto e le moto odierne, andare a 70 all'ora su una strada dritta e deserta, sembra di essere fermi. E addirittura qualcuno ci piazza quello dei 50!

Gli incidenti stradali non sono causati da chi va a 90 all'ora su strade dritte e quando sono poco trafficate: ma da chi le regole, anche quelle condivisibili, le infrange non avendo rispetto dalla sicurezza degli altri.

Spesso, infatti, ancor più della velocità, sono i comportamenti a provocare incidenti: le inversioni non segnalate, le precedenze non rispettate, i sorpassi in mancanza di visibilità.
E per questi comportamenti non ci sono autovelox: occorrono uomini sul territorio. Anche perchè, aumentando solo gli importi delle sanzioni scattate da strumenti automatici, chi può permettersi di pagare non avrà mai problemi alla patente, mentre per una famiglia normale essere "beccati" a 80 chilometri all'ora, significa veramente non arrivare alla quarta settimana di quel mese!

Mettendo regole incomprensibili, stupide e spesso inapplicabili, si va nella direzione opposta a quella corretta: si deresponsabilizzano gli utenti della strada e/o si creano solo dei polli da spennare dall'autovelox che però sempre di meno avranno rispetto per le regole e le leggi.

Non è ora di dire basta a quei dirigenti di enti pubblici come Anas, provincie o comuni che non utilizzano il cervello nel fissare i limiti di velocità?

1 commento:

Anonimo ha detto...

bravo Gatto, sollevi due punti uno piu' importante dell'altro. E' la cattiva guida a fare danni, non la guida veloce in se', ma questo sembra un concetto incomprensibile per molte persone con posizioni di responsabilita'. Mi stupisco pero' che le forze di Pubblica Sicurezza, che di sicuro conoscono la differenza, non siano piu' vocali nel sottolineare questo punto.

Inoltre, come dici tu, troppi limiti stupidi riducono l'attenzione nei confronti di quelli davvero importanti. Nel lungo termine, si finira' con il non prestare attenzione ad alcun cartello, perdendo quindi una delle segnalazioni di pericolo piu' efficaci.

Ride Safe,

IPB