venerdì 5 dicembre 2008

Difendere la storia e la nostra intelligenza

"In occasione della celebrazione del 4 dicembre, giorno della liberazione di Ravenna - scrive in una nota l'ANPI ravennate - i gruppi politici di Alleanza Nazionale, di Forza Italia, di Fiamma Tricolore, con bandiere e simboli e con la presenza di consiglieri comunali, hanno inscenato una ignobile e vergognosa gazzarra che ha colpito e molto preoccupato la cittadinanza presente in piazza del Popolo e nell’aula consigliare del Comune. L’attacco è stato rivolto ad Arrigo Boldrini, il partigiano Bulow, di cui si è scoperto un busto in Comune di fronte a quello di Benigno Zaccagnini, il partigiano Tommaso Moro.
L’ANPI ha condannato il gesto facinoroso, non degenerato solo per il senso civico e civile di tutti gli antifascisti presenti. Si preoccupa per questo clima di rissa e di disprezzo per le istituzioni..."
Cosa volete: da ravennate, da democratico, non posso che associarmi senza riserva alcuna a quanto scritto dall'Associazione Nazionale Partigiani. Evidentemente la consapevolezza della grande forza populista di Berlusconi e del suo PDL sta ridando coraggio ai vecchi e nuovi fascisti.
Credo che sia un ulteriore motivo di preoccupazione ma anche di consapevolezza: quello di Berlusconi non è fascismo, ma tra i Berlusconiani di fascisti ce ne sono parecchi!
E noi dobbiamo isolarli, con civiltà e fermezza, perchè la democrazia, la storia, la libertà, la cultura meritano di essere difese ogni giorno, ogni momento, in ogni luogo.
E allora cosa c'è di meglio che citare Carlo Azeglio Ciampi, ex Presidente della Repubblica e, ai tempi della Guerra di Liberazione, esponente di quel Partito d'Azione che fu un esempio mirabile e moderno di democraticità (mica un comunista... nota ad uso e consumo degli ignoranti, ovvero di coloro che ignorano la storia):
"La figura di Arrigo Boldrini è indissolubilmente legata a una stagione della nostra storia, durissima ed esaltante insieme. La stagione che vide rinascere l'Italia democratica e gli italiani ritrovare, come singoli e come Nazione, la dignità mortificata da un regime liberticida e da una feroce occupazione straniera" - dice Ciampi - "Quello fu anche il tempo in cui pur nella diversità di ispirazione e di orientamento politico fummo in grado di trovare quello spirito unitario indispensabile per risollevarci dal baratro in cui eravamo precipitati.
Furono uomini come Boldrini e come Zaccagnini - generosi, intelligenti, lungimiranti, fedeli alla matrice ideale che ne ispirava diversamente l'agire, ma mai permettendo che questa fosse d'inciampo al perseguimento del bene perla Patria comune - gli artefici di quello che sono solito choiamare il nostro secondo Risorgimento.
Oggi che l'Italia vive una fase di smarrimento, una sorta di torpore spirtuale, mentre il mondo intero si trova a dover fare i conti con una crisi finanziaria di particolare gravità, oggi più chre mai avvertiamo la necessitò di ritrovare un po' di quello spirito disinteressato e solidale, proteso all'interesse generale, di cui Boldrini e Zaccagnini hanno dato testimonianza esemplare con la loro vita. Oggi sentiamo ancora viva la loro alta lezione.
Con questi sentimenti sarò idealmente presente per onorare la memoria dei vostri due illustri concittadini e per celebrare insieme con tutti i ravennati il ricordo della ritrovata libertà".
Queste sono Parole intelligenti e di buon senso, non quelle gridate durante una inutile e stupida gazzarra di fascisti, provocatori ed ignoranti (della storia).

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