martedì 27 dicembre 2011

Grazie Giorgio

"Quarantacinquemila partigiani caduti, ventimila feriti o mutilati, uno dei più forti movimenti di Resistenza d'Europa, gli operai e i contadini per la prima volta partecipi di una guerra popolare senza cartolina precetto, una formazione partigiana in ogni valle alpina o appenninica, la sofferta gestazione di un'Italia diversa: ed ecco che sessant'anni dopo dei professorini o dei diffamatori avve...rtono che era tutta un'invenzione, una favola, un mito.Ma quel mito non se lo sono inventati dei comunisti esperti in propaganda politica, quel mito è nato dai fatti di cui parlano le lapidi e i monumenti in tutte le città italiane..."


Non sempre ho condiviso il Giorgio Bocca giornalista, soprattutto nell'ultimo periodo lo trovavo un po' invecchiato, inacidito e un po' qualunquista (d'altronde ha raggiunto i 91 anni continuando a scrivere settimanalmente il suo commento di "antitaliano" su L'Espresso).
Sicuramente, però, almeno tre suoi libri hanno segnato la mia formazione politica e culturale: "Partigiani della montagna. Vita delle divisioni Giustizia e Libertà del Cuneese", "Storia d'Italia nella guerra fascista" e "Storia dell'Italia partigiana".
Sono volumi che andrebbero resi di lettura obbligatoria, al pari di "Un anno sull'Altipiano" di Emilio Lussu, "La guerra dei poveri" di Nuto Revelli e "Storia di Tonle", "L'anno della vittoria", "Il sergente nella neve" e "Le stagioni di Giacomo" di Mario Rigoni Stern, perchè a mio parere contribuirebbero fortemente a chiarire com'è nata la nostra democrazia e perchè dovremmo farcene carico molto di più di quanto stiamo facendo.
Quindi : grazie Giorgio. Da partigiano nelle formazioni di G&L, poi giornalista e scrittore, per tutti questi anni ci hai lasciato una testimonianza di vita dedicata alla Giustizia e alla Libertà.

lunedì 26 dicembre 2011

S. Stefano sul Delta

S. Stefano... stamattina c'era un po' troppo ghiaccio per pensare di potersi godere le curve degli Appennini. E allora abbiamo fatto rotta verso il Delta del Po... 

Gorino:





Faro di Goro - Isola dell'amore

Verso la Sacca degli Scardovari...



Ponte di barche a Santa Giulia (44° 50' 16.10", +12° 22' 27.42")

Sacca degli Scardovari un microcosmo che vive dell'acqua e sull'acqua:



Un paio di moto le abbiamo incontrate...  ::-)

Gli spazi sono notevoli... anche se purtroppo le curve sono poche...


...e rientrando, a pochi chilometri da Ravenna, ci godiamo la vista dalla torre d'avvistamento sulle sue pialasse (44° 31' 42.48", +12° 13' 41.51"):





domenica 4 dicembre 2011

Nella manovra Monti non c'è equità. Ma non dimentichiamo di chi è la responsabilità

Hanno vinto le elezioni promettendo un Paradiso-Italia (niente tasse, libertà di fare-quel-che-ci-pare, miloni di posti di lavoro, ricche pensioni a tutti) che nessuno avrebbe potuto creare.

Hanno distrutto quel poco di coscienza civile dell'italiano medio servendosi di una televisione idiota, di giornalisti lecchini, di continui condoni, di un continuo vociare idiota che assecondava la pancia degli elettori e non il cervello.

Hanno danneggiato la competitività e la credibilità del sistema-Italia lasciando ai comandi del Paese solo gli amici-degli-amici, le marionette del potere, le puttane dei potenti, aumentando così la spesa pubblica da una parte, l'inefficacia dall'altra, l'incompetenza della classe dirigente.

Se guardiamo gli ultimi 40 anni di storia italiana, ci sono due nomi responsabili in primis di questo sfascio: Bettino Craxi e Silvio Berlusconi, naturalmente circondati da migliaia di nani, ballerine, troie e marionette signorsì... e con la colpevole incapacità degli italiani di capire.

Ora, nel mezzo di una crisi internazionale che va affrontata con serietà, pena il fallimento, la distruzione del sitema, la perdita del risparmio degli italiani e di milioni di posti di lavoro, la poilitica ha chiamato a fare il lavoro sporco (quello che fa perdere voti) a chi i voti non li ha mai chiesti, ai tecnici.

Va bene. Pur di non fallire meglio i sacrifici.

Certo che se non avessimo avuto, negli ultimi 17 anni, ben tre governi Berlusconi, a questo scempio non saremmo arrivati, e i sacrifici sarebbero minori.

Ma ancora una volta Berlusconi e le sue marionette riescono a mettere i bastoni tra le ruote del treno dell'equità: impedendo al Governo Monti di mettere sul piatto dei sacrifici chiesti alla maggioranza degli italiani, quella patrimoniale che andrebbe pagata da quella minoranza di ricchi e straricchi che in questi anni hanno solo visto aumentare a dismisura il divario con la "gente normale".

E per non parlare di quei clown della Lega, che fino a ieri appoggiavano un governo di inetti che ci mandava verso il fallimento, e che oggi rispolvera la secessione pur di rifarsi una verginità in vista delle prossime elezioni: ma che Padania vorrebbero far entrare in Europa? Quella dei manager leghisti che hanno fatto fallire una banca? O quelli che sperperano milioni di euro imponendo la nascita di areoporti (inutili) per amor di campanile? Quelli che mandano al Parlamento Europeo gente capace e credibile come Borghezio, o quelli per niente nepotisti che affidano l'importante Lombardia al Trota?

Se questa dovrebbe essere la Padania, molto meglio rimanere con il Granducato di Toscana :-)



domenica 13 novembre 2011

Buongiorno Italia ;-)

Buongiorno. Buongiorno, nonostante il fatto che siamo un Paese ad un passo dal fallimento, quindi nei prossimi mesi dobbiamo essere consci che tutti noi dovremo fare sacrifici e pagare anche dei bei soldini per rimettere un po' alla volta la barca sulla rotta giusta.

Buongiorno, pur sapendo che tra un po' gli italiani si saranno dimenticati (e molti manco l'hanno capito) del significato di default... (fallimenti di banche ed aziende, riduzione del valore dei nostri risparmi, aumento della disoccupazione e quindi della pressione fiscale per aumentare la spesa sociale, probabile aumento della criminalità e dell'insicurezza sociale) e quindi ricominceranno ad ascoltare Bossi e gli altri avvoltoi che, dopo averci ridotto così, si lamenteranno dei sacrifici richiesti ai poveri italiani.

Buongiorno comunque, perchè mi auguro che i sacrifici (indispensabili), ora possano essere "spalmati" in maniera proporzionale alla ricchezza degli italiani. E quindi sono disposto a fare la mia parte senza lamentarmi, se questo avverrà.

Perchè senza sacrifici non avremo un futuro, ed oggi è inutile continuare a ripetere chi, secondo me, in questi anni ha avuto le maggiori responsabilità di questo disastro.

Buongiorno, perchè oggi godo della ritrovata dignità del sentirmi governato, da italiano, da una premier presentabile, e non da un clown.

Buongiorno Italia ;-)

venerdì 11 novembre 2011

Gli sciacalli lumbàrd (e gli altri avvoltoi)

Siamo come su un'auto in discesa... l'ultimo autista, nonostante avesse promesso più volte di fare miracoli, a forza di sbattere in qua e in là ha danneggiato talmente la macchina, che ora si sta andando dritti nel burrone... non ci sono molte possibilità, non c'è tempo per discutere e/o per i distinguo: o qualcuno che ci sappia fare (leggi: abbia capacità, credibilità e libertà d'azione) prende immediatamente in mano i comandi per fare la curva, o ci schiantiamo.

Dopo aver fatto la curva discuteremo su chi ci ha portato fin lì e chi dovrà essere il nuovo autista, ma oggi non ci sono alternative ad un governo di emergenza nazionale guidato da Mario Monti.


Il mio parere su chi abbia la principale responsabilità di questo stato di cose è molto chiaro: i milioni di italiani convinti dalle puttanate galattiche di Berlusconi e dei suoi servi, raccontate a valanghe in questi ultimi 17 anni.

A questi, però, vanno aggiunti anche alcune altre centinaia di migliaia di italiani (forse anche alcuni milioni) che sono solo capaci di far "di tutta l'erba un fascio".

Sono quelli per cui non ci sono tonalità di grigio: o tutto o niente. Per i quali centrosinistra e centrodestra sono uguali, Prodi e Bersani sono uguali a Berlusconi e Sacconi... che differenza fa?

Quelli per i quali ...cada pure, il governo Prodi, chissà che Rifondazione Comunista non prenda il 3,8% anzichè il 3,4... così potranno dire di aver vinto le elezioni e di non essere complici dei capitalisti.

Duri e puri, anche se colpevoli di aver affidato l'italia ad uno dei peggiori centrodestra (se un esecutivo così si può definire di centrodestra, senza offendere sia il centro che la destra).


In questo molto simili agli sciacalli e agli avvoltoi (così io li vedo) che ora negano il loro voto ad un esecutivo di emergenza guidato da Monti: libertà d'azione per guadagnare due voti in più alle elezioni (Bossi se l'è pure lasciato sfuggire: "ci rifacciamo la verginità prima delle elezioni").


Ma che ci piacciano o meno i cosiddetti "mercati", se l'Italia affonda saremo tutti noi a dover riportarla a galla. E chi ha meno, sarà quello toccato di più, perchè salteranno occupazione, welfare, servizi sociali.

Evitare il default provocato in gran parte dall'incapacità e dal discredito del berlusconismo è una priorità che dovrebbe interessare tutti gli italiani onesti. Potrebbero forse fregarsene i ricconi con i conti all'estero, ma chi ha uno stipendio, un mutuo, dei figli, beh, dovrebbe pensare prima di tutto ad evitare il tracollo.


L'importante è che al governo ci sia qualcuno che spalmi i sacrifici in base alle possibilità, proporzionalmente alla ricchezza. Senza sconti per nessuno.

Se Monti riuscirà a farlo, dovremmo fare un monumento a Napolitano, per come sia riuscito ad imporsi e a diventare un punto di riferimento per tutto il mondo, nonostante i poteri limitati che la nostr aCarta Costituzionale gli assegna.

Se poi vogliamo continuare a giocare allo sfascismo, prepariamoci pure a vedere milioni di disoccupati, di imprese fallite, aumento del disordine sociale e distruzione di molte delle nostre certezze (già duramente provate) per il futuro.

Ma i responsabili di questo disastro sappiano che troveremo il modo di far conoscere agli italiani le loro colpe, prima, durante e dopo la campagna elettorale post-fallimento!

domenica 6 novembre 2011

Grazie Loris

Oggi si è chiusa la carriera di Loris Capirossi. Ha regalato la prima vittoria alla Ducati nel 2003, primo anno del ritorno alla 'classe regina dei prototipi', e se quel giuggiolone di Gibernau non lo avesse centrato nelle costole, facendogli perdere tre gare, nel 2006 sarebbe stato campione del mondo con la Desmosedici 1000.

Ma anche senza quel titolo, Loris ha incarnato, in questi anni, il pilota tutta grinta, coraggio e sopportazione dei sacrifici e del dolore... un Pilota di altri tempi, forse. Se fosse stato più 'personaggio', forse avrebbe avuto più possibilità e moto competitive a disposizione. Ma Loris Capirossi è sempre stato un Motociclista, uno sportivo... e basta: senza spettacoli e siparietti.

Ma è giusto così: manetta, coraggio e poche pugnette, da buon motociclante romagnolo... e infatti la 'curva Capirossi' è sempre lì, a Borgo Rivola, a Riolo Terme. E sempre, passando di lì, diretti al Passo della Sambuca, ci ricorderemo di questo piccolo grande combattente della manetta.

Grazie Loris!

giovedì 3 novembre 2011

La megliocrazia

Breve commento di Massimo Gramellini su La Stampa di oggi:
Mai come in queste drammatiche ore ci sentiamo di dar ragione all’economista Luigi Zingales quando dice che l’Italia è una peggiocrazia, il governo dei peggiori.

La prevalenza del cretino, o comunque del mediocre, raggiunge la sua apoteosi in quella caricatura di democrazia che è diventata la nostra democrazia.

Oggi qualsiasi persona di buonsenso, di destra o di sinistra, riconosce che questa politica svilita dai clown e dalle caste dovrebbe affidarsi ai seri e ai competenti.

Figure alla Mario Monti, per intenderci.
E ce ne sono tante. Ma qualsiasi persona di buonsenso sa anche che, se i Mario Monti si presentassero alle elezioni, le perderebbero.

Perché non sono istrionici né seducenti. Verrebbero surclassati da chi conosce l’arte della promessa facile e dello slogan accattivante, in quanto una parte non piccola degli elettori è così immatura da privilegiare i peggiori: per ignoranza, corruzione, menefreghismo.
Dirò una cosa aristocratica solo in apparenza.
Neppure le sacrosante primarie bastano a garantire la selezione dei migliori. Per realizzare una democrazia compiuta occorre avere il coraggio di rimettere in discussione il diritto di voto.

Non posso guidare un aeroplano appellandomi al principio di uguaglianza: devo prima superare un esame di volo.

Perché quindi il voto, attività non meno affascinante e pericolosa, dovrebbe essere sottratta a un esame preventivo di educazione civica e di conoscenza minima della Costituzione?
E adesso lapidatemi pure.



Caro Massimo, altro che lapidarti, sono assolutamente d'accordo!!!!

E la nascita, il prosperare, il perdurare del berlusconismo ne è una prova.

martedì 1 novembre 2011

1.11.11: i colori dell'appennino

Costeggiando la E45 c'è la vecchia Tiberina che, tra Verghereto a Valsavignone, è abbandonata ed affascinante:






Poi Passo dello Spino, La Verna, Poppi, Stia ed il Passo della Calla, in mezzo ad una natura che ti stordisce con la bellezza delle vampate autunnali di giallo, di arancione...
Nei pressi del Passo dello Spino
La Verna
Poppi

Aggiungi Salendo verso il Passo della Calla...


A Campigna l'Alpen Bar è purtroppo chiuso... ci consoliamo con polenta&capriolo allo Scoiattolo ;-)

Scendendo verso la pianura ci sono ancora delle belle viste...



domenica 16 ottobre 2011

Il freddo è arrivato, i colori dell'autunno ancora no...

Il freddo è arrivato, i colori dell'autunno ancora no...
...Passo dei Mandrioli, 16 ottobre 2011: 4 gradi:

Poppi

Passo della Consuma, per la meravigliosa schiacciata che hanno qui allo Chalet Il Valico!!!

Pomino

Passo della Colla

Passo della Sambuca... la vista è sempre meravigliosa

Marradi: il caos... tutti alla sagra della castagna... e noi fuggiamo a pistoni levati :-)

Le file delle sardomobili che tornano dalle varie sagre d'autunno... per fortuna che esiste la moto!!!!

sabato 1 ottobre 2011

Tedeschi del Sud?

Massimo Gramellini, lo premetto per chi non lo conosca, non è un Komunista ma scrive per La Stampa, il quotidiano torinese da sempre vicino ai moderati. Proprio su La Stampa di oggi ha pubblicato un brevissimo commento che condivido al 100%.
Mi è sembrato giusto condividerlo anche con chi non legge questo quotidiano:

Tedeschi del Sud

MASSIMO GRAMELLINI

È sconsolante che, con tutti i guai che abbiamo, si debba ancora star qui a spiegare perché il 25 aprile è festa nazionale, oppure che la Padania non esiste, come ha dovuto ricordare anche ieri Napolitano.

C’è uno Stato che cade a pezzi, decisioni urgenti e impopolari da prendere, il bisogno disperato di qualcuno che unisca l’Italia indicandole una direzione comune.

Invece siamo sempre fermi sulla stessa mattonella, a dividerci sulla cacciata dei nazisti e su chi ha più ladri e mangioni nelle proprie file, ma soprattutto a discettare su un popolo immaginario, il padano, non riconosciuto come tale neppure dalla maggioranza di coloro che dovrebbero farne parte.

Quanta gente dovrà ancora perdere il lavoro, la speranza e la pazienza prima che la politica smetta di occuparsi di ministeri a Monza, giri della Padania e altre pagliacciate persino divertenti in epoca di benessere, ma che in questo clima di povertà incombente scaturiscono lo stesso effetto di una barzelletta sporca raccontata in un ospedale?

Se una minoranza di cittadini del Nord è convinta di poter imporre la secessione con un colpo di mano rivoluzionario, smetta di berciare slogan e dia l’assalto ai nostri palazzi d’inverno. Ci troverà lì dentro a difenderli.

Se invece il piano del geniale stratega del dito medio è di scommettere sull’apocalisse economica affinché dalle macerie dell’Europa nasca una supernazione tedesca che trasformi l’Italia settentrionale nel suo Mezzogiorno, temo abbia fatto male i suoi calcoli.

I tedeschi sono gente seria. Di persone come lui non sanno proprio che farsene.

(da La Stampa del 1° ottobre 2011)

giovedì 22 settembre 2011

I 90 anni della Moto Guzzi, poi i passi innevati delle Alpi

Domenica 18 settembre: ultima giornata della festa per il 90° compleanno della Moto Guzzi a Mandello... peccato che la pioggia torrenziale della notte (che tra l'altro ci bagna per bene mentre stiamo arrivando sul Lago di Como) abbia fatto fuggire un bel po' di appassionati.
90° compleanno della Moto Guzzi
i murales su ciò che resta dei vecchi capannoni abbattuti
i murales su ciò che resta dei vecchi capannoni abbattuti
La catena di montaggio della Stelvio

Il Museo Moto Guzzi 
Il Museo Moto Guzzi
Mandello: il Monumento a Carlo Guzzi 
Temerari che hanno sfidato il maltempo 


Il lunedì mattina ripartiamo, dopo una notte tranquilla presso l'ottimo Hotel Grigna, per un giretto tra le Alpi... ma non avrà fatto troppa neve in questi giorni?




Il Lago di Como e le cime innevate... infatti lo Spluga è chiuso :-(
A Tirano ci informano che anche la Forcola è chiusa
...il trenino infatti ha lo spazzaneve montato...
...e allora proviamo a salire allo Stelvio



...ma alla Bocchetta del Braulio decidiamo di lasciar perdere (per oggi!)...
...allora ci dirigiamo a Livigno, passando per il Passo del Foscagno!



Livigno


Livigno 
A Livigno, la mattina di martedì 20 settembre, il cielo finalmente ci mostra uno splendido sole (anche se fa un freddo cane)!!!

Per nulla infreddolita dalla temperatura sottozero della notte...

Ripassiamo sul Foscagno: oggi è meraviglioso!
Il Gavia è chiuso :-(
E allora riproviamo a salire sullo Stelvio!







...ovviamente il versante altoatesino è ancora chiuso...
Marmotte nei pressi dello Stelvio
per raggiungere il Trentino Alto Adige occorre passare da Mortirolo e Tonale 

Sosta per la notte a Caldaro
Mercoledì 21 settembre andiamo a farci i passi delle Dolomiti ;-)
Mercoledì 21 settembre 2011: ripartenza da Caldaro
Passo Oclini
Costalunga
Sella


Passo Giau
Pordoi
Pordoi
Per la sera, sosta a Canazei, da dove ammirare i colori del Rosergarten

Giovedì 22 settembre è ora di rientrare, la la mattina è ancora 'piena' di curve & tornanti molto divertenti, come ad esempio lo splendido Passo Manghen:
Passo Manghen 
Passo Manghen
La splendida (ma molto stretta e ripida) Strada del Menador, che porta fino a Vezzena
La vista sui laghi di Levico e Caldonazzo 
Malga Fratte, nei pressi del Passo di Vezzena: scorta formaggio... ma lui non lo possiamo portare con noi :-)
Poi è solo pianura fino a Ravenna, ma sono stati alcuni giorni molto belli di fine estate :-)

Lamps!