sabato 13 agosto 2011

Eliminare qualche festa va bene, ma non solo quelle laiche!

Ci sono rimaste solo 3 (TRE) feste laiche sul calendario, e tutte con un significato importante per questo Paese.
Può anche starci, in casi eccezionali, l'esigenza di passarle di domenica.
NON ci sta, però, passare di domenica quelle e continuare a festeggiare l'8 dicembre (l'immacolata concezione di chi?), tutti i santi (ma quali? Tutti quelli che si inventa il Vaticano... anche Pio IX e Pio XII... o l'oscurantista Woytila?) o delle migliaia di santi-patrono di ogni cazzutissimo paesino...
Da italiano, da laico, pretendo almeno pari dignità (ed è già una concessione molto larga): quindi sia immediatamente convocato il Vaticano per discutere lo spostamento alla domenica di qualche festività legata al credo cattolico. Gattostanco

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Gatto, son d'accordo che, da laico, puoi malsopportare queste feste "comandate". Io da credente, vorrei veder riconosciuto il mio diritto di poter andare in chiesi in quei giorni senza dover lavorare. Chiedo troppo?
Del resto trovo inutili feste come quella della liberazione (non sarebbe meglio chiamarla "festa d'occupazione"???), la festa dei lavoratori (ma non c'é già il sabato e la domenica???), la festa delle donne (già che bisogna fare un festa particolare è, ai miei occhi, discriminante di per sé) e tante altre feste.
Io penso che ci si arrebbi sul vezzo degli italiani di "fare ponte". E qui è un'altro paio di maniche.
Tu hai visitato molti posti, ed avrai trovato in ogni dove delle feste, ai tuoi occhi di laico, perfettamente inutili; dipendenti dal credo o dagli usi locali.
Consentimi, definire Giovanni Paolo II un "oscurantista" mi ha alquanto scioccato.
Tornando al teme dei "ponti", ti assicuro che qui in Germani le festività "inutili" non se le fanno mancare, però di "ponti" zero.

Salutoni, Motorazzo

Gattostanco ha detto...

Io credo che tutte le religioni debbano avere pari dignità. Oggi in Italia la religione cattolica ancora vive di privilegi e prebende che, presto, non le saranno più dovute, perchè non sarà nepppure in Itlaia una vera e propria maggioranza.
Anche per evitare che altri credi, altre religioni, altre sette, possano chiedere gli stessi privilegi e prebende, sarebbe il caso affermare finalmente la laicità dello Stato.

Chi crede preghi quanto gli pare, ma non chieda che la sua religione (qualsiasi essa sia) interferisca con delle leggi, laiche, che valgono erga omnes.

Papa Woytila era un oscurantista tale e quale al tedesco attuale. E milioni di morti e bambini malnutriti sono un frutto delle battaglie che la chiesa cattolica di Woytila ha ingaggiato con Onu ed Unicef per bloccare o rallentare qualsiasia lotta a favore del controllo delle nascite o a favore del rpeservativo come lotta all'Aids.

Le tre feste laiche (Liberazione, Lavoro, Repubblica) sono le uniche feste che dovrebbero accomunare tutti gli Italiani (fascisti a parte, ovviamente)

Lamps
G.