domenica 16 ottobre 2011

Il freddo è arrivato, i colori dell'autunno ancora no...

Il freddo è arrivato, i colori dell'autunno ancora no...
...Passo dei Mandrioli, 16 ottobre 2011: 4 gradi:

Poppi

Passo della Consuma, per la meravigliosa schiacciata che hanno qui allo Chalet Il Valico!!!

Pomino

Passo della Colla

Passo della Sambuca... la vista è sempre meravigliosa

Marradi: il caos... tutti alla sagra della castagna... e noi fuggiamo a pistoni levati :-)

Le file delle sardomobili che tornano dalle varie sagre d'autunno... per fortuna che esiste la moto!!!!

sabato 1 ottobre 2011

Tedeschi del Sud?

Massimo Gramellini, lo premetto per chi non lo conosca, non è un Komunista ma scrive per La Stampa, il quotidiano torinese da sempre vicino ai moderati. Proprio su La Stampa di oggi ha pubblicato un brevissimo commento che condivido al 100%.
Mi è sembrato giusto condividerlo anche con chi non legge questo quotidiano:

Tedeschi del Sud

MASSIMO GRAMELLINI

È sconsolante che, con tutti i guai che abbiamo, si debba ancora star qui a spiegare perché il 25 aprile è festa nazionale, oppure che la Padania non esiste, come ha dovuto ricordare anche ieri Napolitano.

C’è uno Stato che cade a pezzi, decisioni urgenti e impopolari da prendere, il bisogno disperato di qualcuno che unisca l’Italia indicandole una direzione comune.

Invece siamo sempre fermi sulla stessa mattonella, a dividerci sulla cacciata dei nazisti e su chi ha più ladri e mangioni nelle proprie file, ma soprattutto a discettare su un popolo immaginario, il padano, non riconosciuto come tale neppure dalla maggioranza di coloro che dovrebbero farne parte.

Quanta gente dovrà ancora perdere il lavoro, la speranza e la pazienza prima che la politica smetta di occuparsi di ministeri a Monza, giri della Padania e altre pagliacciate persino divertenti in epoca di benessere, ma che in questo clima di povertà incombente scaturiscono lo stesso effetto di una barzelletta sporca raccontata in un ospedale?

Se una minoranza di cittadini del Nord è convinta di poter imporre la secessione con un colpo di mano rivoluzionario, smetta di berciare slogan e dia l’assalto ai nostri palazzi d’inverno. Ci troverà lì dentro a difenderli.

Se invece il piano del geniale stratega del dito medio è di scommettere sull’apocalisse economica affinché dalle macerie dell’Europa nasca una supernazione tedesca che trasformi l’Italia settentrionale nel suo Mezzogiorno, temo abbia fatto male i suoi calcoli.

I tedeschi sono gente seria. Di persone come lui non sanno proprio che farsene.

(da La Stampa del 1° ottobre 2011)