mercoledì 25 aprile 2012

Monte Nerone &...

Per festeggiare il 25 aprile, cosa c'è di meglio di un bel giretto (in gran parte inedito) su una moto italiana?

E allora Claudia ed io decidiamo di tornare su Monte Nerone (c'eravamo saliti molti anni fa, ma d'estate... e c'erano sia troppa gente che troppa foschia per ammirare il panorama). Il forte vento di questi giorni, al contrario, prometteva delle belle viste su monti e pianure circostanti  :-)
Lasciata la E45 a Sarsina, passiamo Sant'Agata Feltria e ci dirigiamo verso Carpegna. Il Montefeltro è splendido e verdissimo. Peccato che molte delle strade provinciali scelte (per evitare le direttrici principali, dritte e noiose) siano sì piene di curve, ma anche tenute malissimo... con una sportiva ci si romperebbero i polsi:

Dopo Piobbico saliamo verso Monte Nerone e ad un certo punto, sulla destra, il Gps ci indica una stradina ripida, strettissima (ma asfaltata)... ovviamente la imbocchiamo. 
E' ripida, strettissima e con l'asfalto in pessime condizioni. Ma il bello è che non c'è nessuno... o quasi:

Salendo però la vista diventa moooolto interessante:

Anche se in prossimità della vetta troviamo rami e sassi sull'asfalto e alberi che quasi impediscono di passare... ma la manutenzione (o almeno un cartello che ne indica l'assenza)?


Comunque in cima a Monte Nerone ci arriviamo, la Stelvio d'altronde si comporta molto bene sia quando c'è da arrampicarsi a passo d'uomo, sia quando puoi dare del gas!
Zoom in (real dimensions: 675 x 900)Immagine

Dopo un ottimo piatto di tagliatelle con i funghi al Rifugio Cupa (piccolo rifugetto di montagna), saliamo fino ai ripetitori della Rai... sembra di essere al Mont Ventoux:

...o alla Bonnette:

...cmq i panorami offerti meritano davvero la gita:

Scendendo verso Pian di Trebbio la strada è ben più divertente :-)

Il ponte medioevale di Apecchio

...mentre ci allontaniamo, ripassando per Sant'Angelo in Vado, non possiamo non notare come Monte Nerone continui a dominare tutte le vallate...

A Borgo Pace ci dirigiamo verso il Passo della Spugna...

...da dove la vista sulla cima della Carpegna è splendida.

La parte a nord del Passo della Spugna, inoltre, offre qualche chilometro di gustoso sterrato:


Allunghiamo di qualche chilometro il rientro per un caffè al Passo del Viamaggio (ma occhio agli autovelox... sono ovunque):

Rientriamo dirigendoci verso le Balze:

...poi Verghereto (cone le sue rocce friabilissime anche a lato dei gustosi tornanti)

Le curve della vecchia Tiburtina, a fianco della dritta, noiosa e trafficata E45, ci accompagneranno poi fino alla pianura.

La parte più importante dell'itinerario... a/r da Ravenna, sui 400 chilometri:

Buon 25 aprile

martedì 24 aprile 2012

25 aprile: una data importante

‎25 aprile 1945 - 25 aprile 2012: onore e gratitudine a chi ha lottato contro la barbarie del nazifascismo e a chi anche oggi lotta per la Giustizia e la Libertà!
So che sembra retorica, invece più leggo e di storia e inquadro l'oscuro ventennio fascista, e più mi trovo ad essere riconoscente a chi ha rischiato la propria pelle, prima per contrastare, poi per combattere, un regime tragico e assurdo, mentre la maggioranza degli italiani se ne stava a guardare.
La Resistenza, a mio avviso, è stato uno dei punti più alti raggiunto dalla coscienza civile del popoli italiano.
Ancora minoritario, certo, ma un Movimento di popolo che ha combattuto, rischiato, ed ha in parte riscattato gli errori, le scelte sciagurate e l'ignavia della maggioranza degli italiani, permettendo di poter avere una Repubblica ed una democrazia.
Che poi le generazioni future non abbiano saputo onorare ciò che le Forze del CLN ed i Costituenti hanno loro lasciato, è purtroppo un dato di fatto.
E allora, in vista del 25 aprile, permettetemi di pubblicare quello che per me è il simbolo dell'Italia della Resistenza e del dopoguerra:
Giustizia e Libertà fu un movimento partigiano laico, democratico, repubblicano. La parte a mio avviso più moderna dell'Italia che voleva affermare un futuro di libertà e di giustizia.
Da GL nacque il Partito d'Azione, uno degli esempi più illuminati della democrazia italiana: Ugo La Malfa, Ferruccio Parri, Emilio Lussu, Ernesto Rossi, Leo Valiani, Riccardo Lombardi, Vittorio Foa, Giorgio Bocca, Carlo Azelio Ciampi, Nuto Revelli.
GL durò poco. Le divisioni tra le anime socialiste e repubblicane, ma anche le scelte del popolo italiano tornato a dividersi tra le due chiese DC e PCI, fecero sì che la parabola del PdA fosse lo specchio di un'Italia che dimenticava in fretta l'insegnamento della Resistenza.
Ecco perchè è importante ricordare il valore simbolico del 25 aprile. Buona festa, ragazzi!

martedì 3 aprile 2012

Memorial Spadino 2012

Venerdì 26 marzo 1999, il quotidiano La Stampa pubblicava questo articolo:

Courmayeur,
nessuna speranza di ritrovare superstiti. 

Tir e auto in fiamme da oltre 36 ore Strage nel tunnel, 9 morti e 6 dispersi.
Nel disastro del tunnel del Monte Bianco, fino alla tarda serata di ieri, sono stati recuperati i corpi di nove persone. Ma altre sei sono considerate ufficialmente «disperse», anche se i vigili del fuoco non hanno lasciato spazio alle speranze: «Trovare qualcuno vivo là dentro sarebbe un miracolo e, tecnicamente, inspiegabile». E in quella trappola mortale di fuoco e fumo, la Valle d'Aosta paga un prezzo altissimo: sei persone disperse. Nella galleria dilaniata dall'incendio, sono rimasti intrappolati Valter Pascal, 50 anni, vigile urbano di La Salle; sua sorella Nadia, 43 anni, con il marito Maurilio Bovard di 46 e la figlia Katia di 20, che vivevano a Quart. 
Ed è disperso anche Pierlucio Tinazzi, 34 anni, di Morgex, sorvegliante motociclista che nel traforo in fiamme ha pensato a salvare gli altri, firmando la sua condanna.
...Pierlucio Tinazzi è stato invece tra i primi soccorritori. Era un sorvegliante motociclista, è entrato nel tunnel in fiamme pochi istanti dopo l'allarme e, secondo le testimonianze dei sopravvissuti, ha aiutato tre o quattro autisti ad uscire verso la salvezza. Ma quei gesti di altruismo gli sono costati la vita, è rimasto in trappola nella camera pressurizzata numero 20. Tra i suoi colleghi, fino all'ultimo c'è stata la speranza di vederlo uscire vivo da quella galleria infernale. Con Tinazzi, in quella camera stagna, c'era con molta probabilità anche Stefano Manno, 38 anni, autista della ditta di autotrasporti «Dino Sitta» di Pollein. Si era sposato da un mese e mezzo...

Il XIII Memorial Spadino

Domenica 1 aprile 2012 eravamo tantissimi: per la tredicesima volta, infatti, migliaia di motociclisti italiani e francesi si sono dati appuntamento sul piazzale del Tunnel del Monte Bianco per ricordare Spadino, sì, proprio quel Pierlucio Tinazzi che, con la sua moto, ha compiuto fino all'ultimo il proprio dovere, giungendo a sacrificare la propria vita nel tentativo di 'dare una mano' a salvare altre persone. Uomini e donne, a lui sconosciute, ma bisognose d'aiuto in quella trappola.
E lo ha fatto con quella moto che tutti noi amiamo, che può essere fonte di piacere, di svago, regalare emozioni indimenticabili e, anche, essere una fedele compagna tutti giorni nel difficile e pericoloso impegno a ridurre i tempi del casa-ufficio, in mezzo al traffico caotico e rallentato delle nostre città.
Coordinamento Motociclsti e F.F.M.C., chiamando a raduno i motociclisti italiani e francesi, non onorano solo il gesto di Spadino, non ne tramandano solamente la memoria. Hanno fatto del suo coraggio e della sua testimonianza, un vero e proprio simbolo di solidarietà tra tutti gli utenti delle due ruote. E' quell'immagine bella e positiva, della passione per la moto, che deve sempre di più essere portata ad esempio di fronte a tutti, per riaffermare i nostri diritti così come non dimenticare i nostri doveri.
In un recente studio realizzato presso l’Università belga di Lovanio, se appena il 10% delle persone che attualmente si muovono in auto scegliessero moto e scooter, gli ingorghi nelle città diminuirebbero del 40%. E se nelle nostre città fossero posti in essere alcuni semplici ed economici accorgimenti (parcheggi moto più centralie protetti, spazio moto davanti alle auto agli incroci regolati da semaforo, utilizzo regolamentato delle corsie preferenziali) ecco che tutti noi potremmo essere più sicuri ed avere maggior tempo libero e meno stress. La sicurezza ed i diritti dei motociclisti sono legate, in qualche modo, all'esempio di Spadino: è la volontà di voler riaffermare la positività dell'uso intelligente delle due ruote, contrapposto a quei clichè negativi che da troppo tempo, stoltamente, sono legati alle due ruote.
E allora, ragazzi, a chi ancora una volta mi chiede perchè percorrere centinaia e centinaia di chilometri per partecipare ad una commemorazione che dura poco più di un'ora, non posso far altro che rispondere sì. Ne vale la pena. Eccome se ne vale la pena... anzi: quel minuto di silenzio a casco sollevato al cospetto del Monte Bianco dovrebbe essere un momento obbligatorio nelal formazione morale di tutti noi motociclanti.
Ritrovo a Morgex 
Ritrovo a Morgex 
Ritrovo a Morgex 
Ritrovo a Morgex 
Ritrovo a Morgex: Claudia con Babbo Natale

Da Morgex al Tunnel 
Da Morgex al Tunnel

Da Morgex al Tunnel 
Da Morgex al Tunnel 
Commemorazione al Piazzale del Tunnel 
Commemorazione al Piazzale del Tunnel  
Commemorazione al Piazzale del Tunnel  
Commemorazione al Piazzale del Tunnel 

Una novità importante:
il 'nuovo' Coordinamento Motociclisti

Dopo vent'anni si cambia tutto, o quasi. Sul palco, nel corso della celebrazione del Memorial Spadino, Riccardo Forte, storico Presidente del C.M. ha presentato il 'nuovo' Coordinamento Motociclisti. Si chiamerà CIM, che sta per Coordinamento Italiano Motociclisti, ma anche per Cittadini In Moto. Non è solo un cambio di denomniazione, ma di una vera e propria nuova entità che va a nascere dalle ceneri dell'esperienza della vecchia organizzazione. Statuto, modalità di funzionamento, organizzazione saranno tutte nuove. 
Speriamo. Il 'vecchio' C.M. a mio avviso ha sempre peccato di non supportare la buona volontà con la necessaria organizzazione. Da questo punto di vista si tratta sicuramente di un'occasione sprecata (anche se va considerata la nota poca voglia dei dueruotisti italiani di impegnarsi per i propri diritti... al contrario dei francesi).
Il nuovo CIM parte sotto la presidenza di Marco Polli. Conoscendo Marco sono straconvinto che punterà proprio tutto sull'organizzazione. Se riusciremo a prendere ad esempio la francese FFMC (diffusione territoriale, utilizzo delle tecnologie informatiche e dei social network per comunicare con i Soci e per lavorare su proposte e decisioni), le premesse per una rinascita ci sono proprio tutte ;-)
Il nuovo sito è questo: www.cim-fema.it
Un lampeggio,
Gattostanco, 3 aprile 2012

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Un'occasione per un bel w-e alpino

Note: chi non riesce a partecipare al Memorial Spadino andando e tornando in giornata non deve per forza rinunciarvi, anzi. Per Claudia e me, ormai da anni, è diventato un momento irrinunciabile di partecipazione convinta ad un evento importante, ma anche un modo per 'staccare la spina' per due o tre giorni godendo della splendida ospitalità e delle bellezze naturali che offre la Val d'Aosta.
Il sabato, all'andata, abbiamo percorso la Bocchetta di Noveis, poi tutta la Panoramica Zegna ed infine siamo 'planati' sulla Val d'Aosta attraversando delle provinciali stupende tra Nomaglio e Settimo Vittone.
La domenica mattina, prima della concentrazione di Morgex, abbiamo cercato di raggiungere il Piccolo San Bernardo, passando per La Thuile, poi siamo scesi a Morgex per il divertente Colle di San Carlo.
Il lunedì il tempo non più bellissimo ci ha portato ad evitare di allungare troppo il viaggio di ritorno, ma abbiamo comunque trovato un colle mai affrontato prima, il Colle d'Arlaz, per poi scendere dalla strada del Col de Joux a fianco del Forte di Verres.
A Courmayeur ci siamo regalati due giorni a Le Vieux Pommier, ottimo ristorantino con annesse poche camere. Ve lo consigliamo con convinzione: per i piatti mai banali ma neppure troppo fighetti, per i dolci, per l'ambiente. Prezzi non da pizzeria economica, ma neppure inavvicinabili. 
...e nel viaggio di ritorno la Stelvio pesava un bel po' di più, visto che ogni interstizio delle valigie era stato riempito da bottigli di ottimi Donnas e Blanc de Morgex e de La Salle comprati nella 'bottega' proprio accanto a Le Vieux Pommier!

Panoramica Zegna 
Itinerario di rientro
Qualche foto:
Bocchetta di Noveis 
Trivero 
Trivero dalla Panoramica Zegna 
Panoramica Zegna 
Panoramica Zegna
Direzione Nomaglio
tra Nomaglio e Settimo Vittone
tra Nomaglio e Settimo Vittone 
Val D'Aosta 
Val D'Aosta 
Val D'Aosta 
Val D'Aosta 
La strada per il Piccolo San Bernardo è ancora chiusa... 
Colle San Carlo





Un posticino consigliato: al Vieux Pommier si sta molto bene, e si mangia ancora meglio :-)