giovedì 23 aprile 2015

25 aprile: una data da non dimenticare. Mai.

Il 25 aprile di 70 anni fa si concludeva la sciagurata e tragica avventura voluta dal Regime di Benito Mussolini. Dopo oltre vent'anni di dittatura fascista, dopo anni di guerra passati da sconfitta a sconfitta con figure tragicomiche, dopo la vergognosa ed imperdonabile alleanza con gli ancora più sanguinari e spietati nazisti, l'Italia era un ammasso di rovine, ma per fortuna la Resistenza e gli Alleati angloamericani avevano vinto. 
L'avventura fascista nella Seconda Guerra Mondiale costò all'Italia quasi mezzo milione di morti, tra militari, civili, deportati, oltre a devastazioni, distruzioni, un intero sistema-Paese annichilito: solo la fortuna di essere in una posizione strategica per il blocco occidentale, che ci portò il Piano Marshall e gli investimenti americani, fece sì che l’Italia si ricostruisse e si rialzasse in fretta.
Noi italiani da settant'anni possiamo esprimerci liberamente e vivere in uno Stato di diritto.
Tutti vediamo i molti difetti della nostra Repubblica (che ovviamente discendono dai difetti congeniti della cultura generale del nostro popolo) ma, abituati alla Libertà, non pensiamo molto spesso a cosa era prima...
...quando potevi essere incarcerato o esiliato se non eri d'accordo, e se eri di origini ebree perdevi lavoro, proprietà, possibilità di studiare... e poi la vita stessa nei campi di sterminio.
Il fascismo ed il nazismo furono il male assoluto (lo fu anche lo stalinismo, ma per fortuna questo non arrivò ad avere possibilità di agire sul suolo italiano).
Noi, generazioni nate respirando la Libertà (che come l'aria viene data per scontata... solo quando manca ci accorgiamo della sua importanza), dovremmo davvero essere più attente a non dimenticare, perchè solo conoscendo gli errori del passato si evita il pericolo di ricascarci.
Ecco perchè il 25 aprile, data simbolo della ritrovata libertà e della sconfitta della dittatura, deve essere una data da NON DIMENTICARE, perché simbolo della ritrovata Libertà, e della necessità di essere pronti a difenderla.

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