venerdì 12 agosto 2016

Io sto con che non ne può più. E le Istituzioni è meglio che ci riflettano su. In fretta

Chiara è una Poliziotta in servizio a Ravenna che si è lasciata andare, ieri, ad uno sfogo su un gruppo di Facebook‪. Trovandosi fuori servizio, a parcheggiare la propria auto in una Piazza ormai da anni in mano ai questuanti di colore che ti chiedono insistentemente qualche spicciolo (o l biglietto ancora non scaduto da rivendere), ha raccontato l'atteggiamento arrogante di questi 'parcheggiatori' che sanno di essere in pratica intoccabili, e si è lasciata andare a qualche commento un po' sopra alle righe. 
Ok, un pubblico ufficiale, un rappresentante della Stato deve sempre riuscire ad essere freddo e non lasciarsi andare ad insulti o ad esternare commenti violenti e non meditati ma...
... #‎iostoconchiara‬ lo stesso, perchè se ha sbagliato il metodo (e l'ha sbagliato, non c'è dubbio), nel merito del problema è sul pezzo.
Sì, perchè non è possibile tollerare che, in Italia, ci siano persone (non mi interessa la razza, il colore e/o la provenienza) che possano permettersi di essere impunibili "tanto che mi fate?"...e le Istituzioni, se non vogliono alimentare solo populismo, razzismo e fascismo, è ora che inizino a prendere coscienza del problema.
Servono nuove leggi, che poi vengano fatte rispettare con fermezza.
Fai il mendicante molesto? Spacci? Rubi? Ci vuole una legge che preveda un processo per direttissima e l'immediato rimpatrio forzato (con perdita perpetua dell'eventuale diritto d'asilo) e senza sospensiva in attesa di eventuali ricorsi.
Questo sarebbe uno strumento efficace.
Ne va della dignità e della qualità della vita non solo dei cittadini italiani onesti, ma anche di quei tanti immigrati che ogni giorni lavorano e si danno da fare per integrarsi.

1 commento:

Marcello ha detto...

Curioso vedere che se l'espulsione dei disonesti stranieri clandestini viene richiesta da qualcuno di destra partono insulti ed accuse varie, mentre se arriva da sinistra sono suggerimenti positivi per il bene del Paese; perché?