mercoledì 25 gennaio 2017

Cambia, dopo ere geologiche, il vertice della FMI, ma a leggere l'intervista del nuovo Presidente, lo scollamento con chi in moto ci va davvero, e si è sentito trattato come un delinquente dalla Forestale di Arezzo, rimane tutto ed è evidente. Complimenti però a Riccardo Matesic di DueRuote che con l'intervista pubblicata sul numero 2/2017 le domande scomode gliele ha poste:
La FMI, a mio avviso, continuerà a NON rappresentare davvero i motociclisti italiani, quelli che in moto viaggiano, amano cullarsi tra i tornanti e scoprire nuovi passi e panorami, senza bisogno di raduni o di cronometro. IMHO rimarrà quello che è, ovvero un carrozzone burocratico e politicizzato che pensa solo a drenare risorse per alimentare la propria struttura autoreferenziale. E facendo questo, con 'accordi' come quello con la Forestale di Arezzo del Defend Life, danneggia tutti i motociclisti, anche quelli sensati, perchè assevera campagne e metodologie che fanno passare tutti gli appassionati delle due ruote come pericolosi esagitati. 
E danneggia anche un intero territorio, come quello appenninico, che fatica ad offrire qualche posto di lavoro in più ed un numero sufficiente di strutture turistiche ed enogastronomiche, facendo fuggire, per la paura di incappare in controlli a tappeto, macchine-civetta a trenta all'ora e limiti insensati, centinaia di appassionati che, invece, contribuirebbero volentieri all'apertura di bar, ristoranti, negozi etc.!
Vedi la cronistoria: Ma quali motociclisti rappresenta la FMI?

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