lunedì 5 marzo 2018

Tornare a fare politica, NONOSTANTE la maggioranza degli italiani

La politica è troppo complicata per la stragrande maggioranza degli italiani... che da qualche decennio hanno preso l'abitudine a votare per il cambiamento, a prescindere da competenze e credibilità, e persino dai risultati ottenuti (Berlusconi e Bossi, poi Renzi, ora Casaleggio e i suoi Cinquestelle). 
Poi, da domani, tutti a fare altro, a non leggere, a non occuparsi della cosa pubblica, e fra cinque o dieci anni, un altro voto per il cambiamento... ma non sarebbe ora di cambiare gli italiani?
Siamo uno dei popoli che legge meno (quotidiani, libri), meno attento alla cosa pubblica (rispetto dei beni comuni, delle regole) e che predilige la 'furbizia' come stile di vita (senza comprendere quanto questa sia spesso effimera). 
Questo voto ne è solo una ultima conferma... è un problema culturale esistente da secoli.
Personalmente, considero il 'renzismo' come un fattore negativo. Renzi ha scalato il PD sull'onda del rinnovamento e dell'immagine, 'giocando' anche su questa disaffezione dalla politica 'praticata'. Così facendo, però, in questi anni ha reso anche il Partito Democratico non molto dissimile dai movimenti liquidi' o personalistici che, imho, sono il male attuale della politica italiana. 
Un partito, invece, è fatto di idee, ma anche e soprattutto di meccanismi e di strutture atte a creare le linee politiche ed un controllo democratico sulle persone che lo rappresentano. Il nostro è un sistema parlamentare, basato sulla rappresentanza. I nostri presidenti della Repubblica, del Consiglio, i Ministri, così come le principali Istituzioni, NON sono a suffragio diretto. E, vi dirò, il suffragio diretto proprio non mi piace... soprattutto quando c'è un Paese che di politica non se ne occupa, non si informa, ma viene blandito ed illuso da una serie infinita di imbonitori.
Ora il centrosinistra è da rifondare. Il PD è da rifondare, nella consapevolezza che bisogna tornare a fare politica, e che le divisioni a sinistra, dei duri e puri (proletari, rifondatori, comunisti, liberi, uguali, pippacivatiani & c.) sono in grado di raccogliere solo qualche piccolissima percentuale di nostalgici, ma di fatto allontanano buona aprte degli italiani, che in questo momento cercano soprattutto sicurezza, legalità e ottimismo per il futuro.
Le bacchette magiche si dimostreranno presto inefficaci. Speriamo che non lascino troppi ulteriori debiti e sfaceli a chi dovrà governare l'Italia alla prossima legislatura. 

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